La Bibbia Senza Segreti
Autore/i: Barbiero Flavio
Editore: Rusconi
prima edizione, premessa dell’autore.
pp. 472, nn. tavv. a colori e b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Chi ha scritto la Bibbia? La domanda è affascinante, e la risposta potrebbe assumere un valore incalcolabile. Stabilire date e luoghi precisi, infatti, significherebbe risolvere molti enigmi presenti nell’Antico Testamento, soprattutto nei primi cinque Libri, il Pentateuco, che nei secoli si sono arricchiti di cronache, tradizioni orali, storie di famiglie e di clan, miti e profezie.
Flavio Barbiero, studioso eclettico e felicemente irregolare, riafferma che il primo «storiografo» di Israele fu probabilmente Mosè, seguito dal nipote Sebuel, poi dal pronipote Eli. In questa successione genealogica, la Bibbia si caratterizza come una cronaca di avvenimenti riferiti dai protagonisti e dai testimoni «senza invenzioni né travisamenti premeditati».
«Il primo e fondamentale presupposto è che la Bibbia racconta sempre e solo concretissimi fatti umani e naturali»: così scrive Barbiero in questa sua lettura «laica» delle Sacre Scritture, un’interpretazione che non esclude, anzi sublima, il senso religioso ed etico dei testi direttamente «ispirati» da Dio.
Più che da una sfida, l’analisi di Barbiero nasce da una bruciante curiosità intellettuale. L’autore esanima il «corpus» biblico in vista di un traguardo ben definito: coordinare l’ambientazione geografica e cronologica dei vari personaggi, a cominciare dal patriarca Abramo che forse non era il pastore nomade della tradizione, bensì il figlio della grande civiltà Ur dei Sumeri.
La lucidità della ricerca e la vivacità delle intuizioni, mirabilmente fuse tra loro, sono i due elementi di base che consentono a Flavio Barbiero di comporre, con La Bibbia senza segreti, un’opera rinnovatrice, non canonica, convincente anche nei brani che possono apparire discutibili. La Bibbia senza segreti, sempre pervasa da un fascino febbrile, tende in ogni pagina a una verità estrema e circolare, densa di emozioni, di meraviglie e di ineccepibili sorprese.
Attraverso gli studi di Flavio Barbiero, la Bibbia giganteggia ancora di più come immenso patrimonio culturale di tutti gli uomini, documentazione universale di un destino comune, «parola» ancora viva, dopo quattro millenni, in tutti i suoi aspetti, da quelli religiosi a quelli storici, scientifici, etnici, perfino linguistici e letterari.
Flavio Barbiero, 46 anni, veneto, dopo gli studi classici in collegi tenuti da religiosi ha conseguito la laurea in ingegneria elettronica. Ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno, ha lavorato nei centri studi e ricerche della Marina Militare e presso industrie ad avanzatissima tecnologia. Ha compiuto due spedizioni in Antartide, la seconda delle quali a bordo di un gommone, oltre a spedizioni di ricerca nel Sahara. Ha un’antica passione per l’archeologia e una solida preparazione, per pratica diretta, nel campo dell’agricoltura. Ha pubblicato due libri e collabora a numerose riviste.
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