Kāma Sūtra – Il Trattato dell’Amore
L’erotismo divinizzato
Autore/i: Vatsyayana Mallanaga
Editore: Edizione CDE
testo integrale, commentario Jayamangalā in sanscrtito di Yashodhara e estratti di un commentario in hindi di Devadatta Shāstrī a cura di Alain Daniélou, traduzione dall’originale francese di Cesare Spada, fotografie di Raymond Burnier.
pp. 584, nn. tavole b/n f.t., Milano
Il trattato del piacere sacro e dell’amor profano : una monumentale edizione delle celebri regole indiane sull’amore, finalmente inquadrate dal punto di vista storico. Il Kama sutra va inquadrato come costante interrogazione dell’uomo sulla natura del mondo e sul proprio ruolo all’interno della creazione. (Lorenzo Morandotti – Il Corriere di Como)
Eros dell’antica India in edizione filologica : E diventato nel parlar comune un sinonimo boccaccesco, che in giorni come questi allude magari a una pratica clintoniana. In realtà il Kama Sutra è un classico della cultura indiana, che nulla ha che fare con la pornografia. L’amore come scopo della vita, insieme ala virtu e alla prosperità, la ricerca del piacere sessuale finalizzata all’armonia del vivere. (Tuttolibri – La Stampa)
Infinitamente più fantasioso di qualsiasi moderno manuale di sesso, persino più spinto dei giornaletti erotici, questo antico testo propone un modo di vedere l’amore perfettamente in linea con le esigenze dell’uomo del terzo Millennio. Cioè, amplessi gioiosi e senza peccato, dove il corpo diventa il mezzo per raggiungere lo spirito, e l’unione sessuale l’incontro delle divinità maschile e femminile che abitano in ciascuno di noi. Per quanto possa sembrare strano a noi occidentali, il Kama Sutra o codice dell’amore è dunque un libro religioso. Viene proposta oggi per la prima volta in edizione completa e senza censure con commenti e foto di eccezionale valore. Il testo stampato su carta preziosa, è infatti curato da uno dei più grandi esperti di cultura indiane, Alain Daniélou, ed è illustrato con 32 straordinarie fotografie. (Top Salute)
Traduzione integrale dell’opera firmata dallo storico delle religioni indiane Alain Daniélou e arrichita da 31 fotografie di sculture erotiche del tempio di Khajuraho : uomini e donne intrecciati in svariate maniere, più o meno possibili più o meno fascinose. Minimo comune denominatore, la fantasia applicata alla camera da letto e insaporita da quel tanto di spezie esotiche cui l’italiano in particolare ama indulgere e soggiacere… Non resta che apprezzarne sulla carta, nella recentissima riedizione, l’oggettività assoluta, l’assenza totale di pathos nell’elencare le caratteristiche della donna cerbiatta,giumenta o elefantessa, il nitore asettico con cui distingue le quattro forme di penetrazione consigliate. (Rita Sala – Il Messagero di Roma)
In Italia sono comparse nell corso degli anni numerose edizioni. Finalmente è ora disponibile una versione integrale curata dal grande indianista Alain Daniélou che affianca al testo originale anche due commentari. … Da noi il simbolo dell’amore profano erano le oneste lavoranti di quelle case chiuse per legge quarant’anni fa, nella cultura indu, le sacerdotesse. La differenza è tutta qui. (Bruno Boveri – La Repubblica)
Argomenti: Cultura, Cultura Indiana, Eros, Erotismo, India, Kamasutra, Sesso, Sessualità, Spiritualità, Tradizioni,