James Hillman libri, bibliografia, biografia
James Hillman (Atlantic City, 12 aprile 1926 – Thompson, 27 ottobre 2011) è stato uno psicoanalista, saggista e filosofo statunitense.
Psicologo analista junghiano, americano di nascita ma europeo di cultura.
Nato in una famiglia ebraica, ha frequentato la Sorbona e nel 1950 si è laureato with First Class Honors al Trinity College di Dublino. Dopo un viaggio in India dal 1952 al 1953, ha praticato privatamente la medicina fino al 1955. Nel 1959 ha ottenuto il Ph.D. all’Università di Zurigo, Summa cum laude, e il diploma di analista al C.G. Jung Institute, divenendo nello stesso anno Director of Studies, incarico che manterrà fino al 1969.
Nel 1960 ha pubblicato a Londra il suo primo lavoro importante: Emotion: A Comprehensive Phenomenology of Theories and Their Meanings for Therapy. Nel 1966 ha cominciato a partecipare alle conferenze annuali di Eranos ad Ascona: contribuirà con 15 lavori, fino al 1989. Nel 1970, con l’ingresso nella Spring Publications, Hillman esce dallo studio da psicoterapeuta e rende pubblica la visione della psicologia analitica.
Queste teorie – che egli definirà psicologia archetipale – non passano senza scandalo, nella comunità degli psicologi analisti junghiani europei, ma egli procede per la sua strada, e le sue idee sul lavoro psicologico troveranno seguito, nel tempo, non solo tra accademici, studenti, clinici, ma anche tra artisti, scrittori e operatori sociali.
Hillman torna negli USA (continuando comunque a mantenere forti legami con l’Europa), dove fonda il Dallas Institute of Humanities and Culture.
Hillman è riuscito a evidenziare e a far condividere la necessità, per l’uomo postmoderno, di riconoscere e coltivare le connessioni mentali e psicologiche che lo legano alle sue radici culturali antiche, o addirittura arcaiche – e non solo in quanto singolo portatore di turbamenti e patologie dell’anima.