Itza o il Mistero del Declino dei Maya
Titolo originale: Itza
Autore/i: Peissel Michel
Editore: Sperling & Kupfer Editori
unica edizione, traduzione di Giorgio Arduin.
pp. 262, numerose fotografie in bianco e nero fuori testo,
«Seduto sulla mia strana imbarcazione, ricavata dal tronco svuotato di un albero gigantesco, vedevo le schiene curve del mio equipaggio che remava controcorrente. Attorno a noi, nella luce rossastra del crepuscolo, il mare dei Caraibi si sollevava in enormi onde scure. Erano le cinque del pomeriggio dell’8 febbraio 1988. Nell’aria si ripercuoteva il rombo delle onde che si frangevano sugli scogli paralleli alla costa. In lontananza, sulla riva visibile attraverso la schiuma nebulizzata che si sollevava dalla risacca, una frangia sfumata di palme dalle fronde agitate ricordava guerrieri maya col capo ornato di piume. Il ruggito del mare faceva martellare d’angoscia il mio cuore mentre scrutavo la barriera ribollente. Eravamo separati dalla terraferma da un’autentica siepe di scogli taglienti.
La paura, mescolata al senso di colpa, mi torceva lo stomaco. Avevo commesso un errore fatale. Per quanto mi consumassi gli occhi scrutando questo orizzonte, non distinguevo la minima apertura o passaggio nella successione di onde bianche che si elevava come un muro invalicabile fra noi e la costa.»
Che cosa ha determinato il crollo dell’impero maya nel IX secolo? Per dare una risposta a questo interrogativo, Michel Peissel, con un’équipe di quattordici persone, ha voluto seguire le tracce dei principi itza, i Fenici precolombiani, in un’impresa che presentava ostacoli e difficoltà quasi insormontabili. A bordo dell’Itza, una piroga ricavata dal tronco di un albero gigantesco, simile alle imbarcazioni maya, la spedizione ha solcato le acque tumultuose di una barriera corallina lunga oltre seicento chilometri – e che si estende dallo Yucatan fino alla frontiera con il Guatemala – facendosi strada fra gli scogli del più impressionante cimitero marino d’America. Il successo del viaggio ha dato conferma all’innovativa teoria dell’autore e, al contempo, ha sciolto uno dei più grandi enigmi della storia: la civiltà dei Maya, la cui ricchezza si fondava sul monopolio del commercio terrestre, si è sfaldata a causa dello sviluppo dei traffici marittimi lungo rotte quali la terribile Costa degli Uragani.
Eccezionale punto d’incontro fra avventura e ricerca storica, Itza è un libro appassionante, che trascina il lettore in un itinerario a‘ritroso nel tempo, incontro al mito di un popolo tra i più affascinanti e meno conosciuti.
Laureato in etnologia alla Sorbona, esploratore e antropologo, Michel Peissel, che ha anche studiato a Oxford e Harvard, e un profondo conoscitore dell’Himalaya, in cui ha guidato diciotto spedizioni, spingendosi fin nelle zone più remote. Il suo ultimo viaggio lo ha portato dal Baltico al Mar Nero, sulla via dei Vichinghi, alla ricerca dei padri della monarchia russa. Autore di numerosi libri, tutti best-seller internazionali, ispirati alle sue esplorazioni, ha pubblicato articoli sul National Geographic, su Time, Geo, The Herald Tribune, Paris-Match e l’Europeo.
Argomenti: Civiltà Maya, Maya, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli,