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Istinto e Aggressività – Introduzione a un’Antropologia Sociale Marxista

Istinto e Aggressività – Introduzione a un’Antropologia Sociale Marxista

Titolo originale: Instinkt, Aggression, Charakter. Einleitung zu einer marxistischen Sozialanthropologie

Autore/i: Heller Ágnes

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

unica edizione, prefazione di Pier Aldo Rovatti, traduzione dal tedesco di Laura Boella (Parte seconda), Guido Neri (Parte prima), in prima di copertina: Particolare da La morte di Giulio Cesare di Vincenzo Camuccini (1771-1844).

pp. 184, Milano

La teoria degli istinti rappresenta l’introduzione critico-negativa all’antropologia sociale che Agnes Heller sta da anni elaborando. Per la Heller l’uomo agisce “istintivamente” quando le oggettivazioni da lui stesso prodotte gli si contrappongono come un potere estraneo, una vera e propria forza di natura intrascendibile, quando cioè non ha la possibilità di disporne, di partecipare attivamente alla creazione delle condizioni e delle regole sociali nell’ambite delle quali viene prodotta la ricchezza materiale della società. Scomponendo sistematicamente i vari elementi confluiti nel concetto di istinto, uno dei più ideologici, dice la Heller, con cui ha operato la scienza, la storia appare un processo graduale di “abolizione” degli istinti: una volta definito l’uomo, sulla Scia di Gehlen, come “essere non specializzato”, capace cioè di svariate coordinazioni di movimento, l’istinto si presenta come infinitamente variabile, non meccanico nè specifico; si riduce a “residuo” in via di eliminazione.
Le principali tendenze della teoria degli istinti vengono discusse dalla Heller in relazione al tema dell’aggressività. Riuniti sotto il comun denominatore del naturalismo, vengono criticati il behaviorismo, la teoria dei gruppi e la teoria neofreudiana dell’aggressività. Confrontandosi con correnti di pensiero molto diffuse nella cultura contemporanea e soprattutto fortemente, anche se non sempre esplicitamente, impegnate in una diagnosi della società moderna e del conflitti che la caratterizzano, la Heller mira a prendere posizione contro tutte le forme di neoilluminismo umanistico, convinte di poter eliminare l’aggressività con un processo lineare di rischiaramento delle coscienze, mettendo tra parentesi la totalità dei fattori psico-sociali che si frappongono tra presente e futuro in favore di un‘idea di liberazione fondata su una sostanziale mitologa dell’essenza umana. In questa luce, la Heller discute la teoria antropologica di Fromm e in particolare il libro Anatomia della distruttività umana. È cosi che il progetto di un’antropologia sociale appare il tentativo di ripercorrere le tappe di una fondazione materialistica della soggettività, tesa ad evidenziare le forme del soggetto che svolgono e svolgeranno una funzione decisiva nel processo di liberazione dell’umanità.

Ágnes Heller è nata a Budapest nel 1929. Allieva di Lukács dal 1947 e sua assistente nel 1956 è stata espulsa per aver sostenuto le idee “false e revisioniste” del maestro. Nel 1963 è divenuta ricercatrice presso l’Istituto di Sociologia dell’Accademia ungherese delle Scienze, e nel 1968, per protestare contro l’intervento sovietico in Cecoslovacchia, ha firmato il manifesto della Scuola estiva di Korçula.
Licenziata dall’Accademia nel 1973, ha lasciato quest’anno l’Ungheria per un incarico triennale di insegnamento a Melbourne. Delle sue opere principali sono state pubblicate in Italia: Per una teoria marxista del valore (Editori Riuniti, Roma 1974), Sociologia della vita quotidiana (Editori Riuniti, Roma 1975), L’uomo del Rinascimento (La Nuova Italia, Firenze 1977), La teoria dei bisogni in Marx (Feltrinelli, Milano 1978) Fa parte della redazione di “Praxis” (che si stampava fino al 1974 a Zagabria) di “aut-Aut” (dal 1974) e di “Social Practice” (Toronto).

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Prefazione
Il percorso impuro dei bisogni di Pier Aldo Rovatti

Parte prima
Illuminismo e radicalismo. Critica della teoria dell’aggressività di Erich Fromm

  1. La dissoluzione della personalità e l’“antropologia della fede”
  2. Il naturalismo della teoria della personalità
  3. Aggressività
  4. Estraneazione e natura umana
  5. Istinti
  6. Superamento dell’estraneazione
  7. Carattere
  8. Bisogni esistenziali on
  9. Società concorrenziale e aggressività strumentale
  10. Razionalismo illuministico

Parte seconda
Sugli istinti. Studio di antropologia sociale

Introduzione

  1. Che cosa sono gli istinti?
  2. Le teorie dell’istinto aggressivo o il naturalismo tradizionale
    • Da dove viene l’agressività – Le prove biopsichiche – Le prove sociali
  3. L’aggressività come fenomeno sociale generale o l’ambientalismo
    • Il concetto di aggressività della teoria dei gruppi – La teoria dell’aggressività dei “neo-freudiani”
  4. La “terza corrente” dell’antropologia o il naturalismo della teoria della personalità
    • Critica del naturalismo della teoria della personalità – La teoria dell’aggressività della “terza scuola”
  5. Domande

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