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Isole Sonanti – Scenari Archetipici della Musica del Mediterraneo

Isole Sonanti – Scenari Archetipici della Musica del Mediterraneo

Volume primo – Labirinto • Conchiglia • Trance

Autore/i: Salvatore Gianfranco

Editore: ISMEZ Editore – Cooperativa Editrice Il Ventaglio

prefazione di Paolo Santarcangeli, introduzione e nota dell’autore.

pp. XVIII-246, 34 figure in bianco e nero fuori testo, Roma

La musica è ingiustamente trascurata dalle ricerche sull’immaginario e sul simbolico, prevalentemente ancorate ad un orientamento figurativo e ad una lettura riduttivamente “letteraria” del mito. Si tratta di un evidente paradosso, giacché la musica è, tra le espressioni umane, la più vicina alla dimensione psichica delle emozioni, degli affetti, del sentimento religioso e delle tecniche estatiche. Momento indispensabile dei rituali, delle iniziazioni, della comunicazione con le energie trascendenti, l’espressione sonora non-verbale – che nella danza visualizza e spazializza i suoi correlati cinetico gestuali – vive di una sua profonda dimensione simbolica che non è stata ancora sufficientemente indagata.
Tale lacuna è particolarmente grave nei confronti dell’immaginario musicale del Mediterraneo. Le più antiche popolazioni mediterranee hanno prodotto tradizioni che, pur millenarie, erano in parte già estinte agli inizi dell’era cristiana; della musica greca e latina, poi, ci restano solo una manciata di frammenti. Cosa e quanto di quelle tradizioni sia rimasto tra le pieghe della musica popolare, nessuno forse potrà mai stabilirlo: ma se ne può esplorare la dimensione simbolica, unica rimasta inestinta e sostanzialmente immutabile, sulla scia dei grandi archetipi dell’immaginario umano.
Frutto di un’estesa ricerca, promossa e realizzata dall’Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno (ISMEZ), questo libro risale alle matrici archetipiche dell’esperienza musicale attraverso l’individuazione e l’analisi degli scenari mitico-rituali presenti nelle antiche culture mediterranee. Emerge un quadro funzionale in cui musica e danza si esprimono attraverso un linguaggio dinamico-cinetico che si rivela sul piano simbolico sostanzialmente isomorfo a quello delle espressioni narrative e figurative del pensiero mitico. In questo che è il primo volume di una serie destinata a continuare, diversi temi consonanti (quali il significato delle danze labirintiche, le figure vorticose della trance, la natura androgina e il potere di attrazione degli strumenti che esprimono il suono della Spirale Cosmica), vengono affrontati per la prima volta con un approccio interdisciplinare, individuando così un vasto campo di ricerca ed introducendo una disciplina nuova: l’archetipologia musicale.

Gianfranco Salvatore è nato a Caserta nel 1957. Vive e lavora a Roma. Come musicologo, in dodici anni di attività, ha collaborato ad alcune tra le maggiori riviste italiane ed europee, realizzato cicli di trasmissioni radiofoniche e televisive, partecipato come relatore a convegni in Italia e all’estero, ed è stato direttore artistico di numerose rassegne internazionali e curatore di progetti multimediali.
Ha già pubblicato in volume, con altri autori, Esotismo e crisi della civiltà (Tempi Moderni, Napoli, 1979) e Jazz e cultura mediterranea (Gangemi, Roma, 1985). Come produttore di progetti musicali ha realizzato – con musicisti italiani, americani ed africani – dischi, colonne sonore per il cinema musiche di scena per il teatro, sempre al confine tra memoria etnica ed espressioni contemporanee.
È inoltre autore di varie opere di drammaturgia sonora, fra musica e oralità mitica, commissionategli da Audiobox (RAI-RadioUno) e diffuse da alcune reti radiofoniche europee. Tra le opere più recenti, Gran Vocio (1987) è stata trasmessa in diretta Intercontinentale, in collegamento via satellite tra Stati Uniti, Portorico, Lapponia, Taiwan e la Stazione Antartica del Governo Americano.

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