Io Sono il Barone Rosso
Il diario segreto del leggendario pilota nei cieli della prima guerra mondiale
Autore/i: von Richthofen Manfred
Editore: Longanesi & C.
presentazione di Corrado Ricci, introdotto e completato da Bolko von Richthofen, traduzione di Giorgio Cuzzelli, collana: Serie nera/pocket guerra n° 512, titolo originale: Der rote Kampfflieger.
pp. 198, Milano
Il 21 aprile 1918 il barone Manfred von Richthofen, comandante di uno squadrone di piloti da caccia, il famigerato “Circo Volante”, si abbattè al suolo vicino al fiume Somme nel suo risplendente triplano rosso. Aveva venticinque anni, e ottanta vittorie al suo attivo, una cifra che non venne mai sorpassata da altri durante la guerra e che gli assicurò fama e immortalità. Ancor oggi non esiste altro personaggio della prima guerra mondiale più leggendario e romantico di von Richthofen, chiamato dagli avversari il Barone Rosso. La sua fisionomia, sfocata da una lente ora paradossale ora sublime, affiora in centinaia di romanzi d’appendice come in grandi capolavori storici, e talvolta – pensiamo al personaggio del “cavaliere del cielo” interpretato da Erich von Stroheim ne La grande illusione di Renoir – riesce a diventare lucida e indimenticabile. Questo libro, a carattere composito (accanto al diario di Manfred compaiono annotazioni e rievocazioni dei suoi due fratelli, Bolko e Lothar), ci riporta alla vera identità del personaggio e alla realtà storica e bellica del suo tempo: ansia agonistica, inevitabile spietatezza nel duello aereo, ma anche lealtà, generosità e meditazione sul valore di una vita umana.
Presentazione all’edizione italiana di Corrado Ricci
Manfred von Richthofen, famiglia e fanciullezza di Bolko von Richthofen
° La mia vita in guerra (di Manfred von Richthofen)
I. Entro nell’esercito
II. I primi passi da ufficiale (autunno 1912)
III. Scoppia la guerra
IV. Varchiamo la frontiera
V. Partenza per la Francia
VI. Di pattuglia sento fischiare per la prima volta le pallottole (21-22 agosto 1914)
VII. Di pattuglia con Loen
VIII. La noia davanti a Verdun
IX. Finalmente!
X. Il primo volo!
XI. Con Holck in Russia (Estate 1915)
XII. Dalla Russia a Ostenda. L’aereo da battaglia
XIII. Una goccia di sangue per la patria (Ostenda)
XIV. Il primo duello aereo (Primo settembre 1915)
XV. La battaglia nella Champagne
XVI. Come conobbi Boelcke
XVII. Il primo volo da solo (10 ottobre 1915)
XVIII. L’addestramento a Döberitz
XIX. I primi tempi da pilota
XX. Comunicato del Quartier Generale del 26 aprile 1916
XXI. La morte di Holck (30 aprile 1916)
XXII. In volo nella tempesta
XXIII. Per la prima volta in volo con un Fokker
XXIV. Missioni di bombardamento in Russia
XXV. Boelcke!
XXVI. Il mio primo inglese (17 settembre 1916)
XXVII. La battaglia della Somme
XXVIII. Boelcke è morto (28 ottobre 1916)
XXIX. L’ottavo
XXX. Major Hawker
XXXI. “Pour le mérite”
XXXII. “Le petit rouge”
XXXIII. Come volano gli inglesi e i francesi (febbraio 1917)
XXXIV. Sono stato abbattuto (metà marzo 1917)
XXXV. Una bravata (fine marzo 1917)
XXXVI. Una giornata calda
XXXVII. “Le diable rouge”
XXXVIII. “Moritz”
XXXIX. Ferito
XL. Un’incursione inglese sulla nostra base
XLI. L’atterraggio di fortuna di Schäfer tra le linee
XLII. Lo stormo anti-Richthofen
XLIII. Una visita del “vecchio”
XLIV. In volo a casa
XLV. Mio fratello
XLVI. Lothar è un “tiratore” non un cacciatore
XLVII. L’uro
XLVIII. L’aviazione al servizio della fanteria, dell’artiglieria e della ricognizione
XLXIX. I nostri aerei
L. Conta soltanto la lotta
LI. “Il Barone Rosso”
LII. Riflessioni nel ricovero
° Annotazioni del fratello (Lothar von Richthofen)
I. La vernice rossa
II. Tagliato fuori
III. Schäfer mi salva la vita
IV. Un Bluff
V. Precipito in avaria
VI. L’osservatore in funzione di bombardiere
VII. Una giornata alla 11° Squadriglia
VIII. L’ultimo volo con Manfred
° Il 21 aprile 1918
I. Bollettino di guerra del 24 aprile 1918
II. L’ultimo combattimento
III. “Al valoroso e degno avversario”
° Il ritorno a casa (a cura di Bolko von Richthofen)
I. Di nuovo in patria
Argomenti: Biografie, Conflitti Militari, Storia,