Iniziazione alla Filosofia di Platone
Autore/i: Raphael
Editore: Edizioni Āśram Vidyā
introduzione dell’autore.
pp. 180, Roma
«Ma quali sono per te i veri filosofi? chiese. Quelli, deci io, che amano contemplare la verità… coloro che riescono ad arrivare a ciò che sempre permane invariabilmente costante… Chi è capace di vedere l’Intero è filosofo, chi no, no».
Uno degli intenti di questo libro è la presentazione di Platone quale vivificatore della Tradizione misterica occidentale che parte da Orfeo, passa per Pitagora, Parmenide e arriva a Platone e sarà, poi, ripresa soprattutto da Plotino.
La Tradizione Orfica – seguendo la Dottrina unica universale – considera l’Anima-intelligibile racchiusa nel corpo-sensibile; compito dell’ente è sorgere da questa tomba e risvegliarsi al riconoscimento della propria immortalità: ciò che vi è di divino nell’uomo deve tornare al divino, in ciò consisteva la catarsi orfica.
Anche nella Filosofia di Platone è presente l’istanza per la trascendenza o l’ascesi (questo termine va inteso come innalzamento, rivolgimento) dettata da un preciso intento: portare l’uomo irrequieto dal sensibile fenomenico e conflittuale all’Intelligibile, vera patria dell’essere. A tal fine Platone non solo ha esteso e codificato i principi fondamentali dell’Insegnamento tradizionale misterico, dandogli una mirabile ed ineccepibile veste concettuale, ma ha proposto dei sentieri operativi che possono condurre alla realizzazione del Bene Supremo: quello della Conoscenza e dell’Amore. La Filosofia (= Amore della Conoscenza) platonica non è, dunque, un opinare soggettivo ma un conoscere perché si è visto; filosofo è «chi è capace di vedere l’Intero» e chi perviene alla contemplazione dell’Essere nel suo intero non può non trasformare il proprio modo di sentire, volere ed agire.
Di particolare interesse è il capitolo Platonismo e Vedanta in cui Raphael fa un parallelo tra la Filosofia di Platone e di Samkara, offrendo all’intuizione del lettore precisi punti di riferimento e di corrispondenza tra gli Insegnamenti di questi due Divini Maestri.
Per quanto riguarda l’Autore possiamo dare alcune note che lasciamo alla riflessione di chi legge. Raphael, pervenuto ad una sintesi realizzativa dei vari rami tradizionali non ha fatto della metafisica orientale, in particolare quella dell’advaita Vedanta e dell’Asparsa-vada, la sua unica espressione ma, quale interprete fedele dell’Unica Tradizione universale si è espresso anche tramite l’insegnamento della Qabbalah e dell’Alchimia, facendo sempre rilevare come la nota fondamentale di ogni autentica Dottrina tradizionale sia quella di non costituire semplice erudizione ma esperienza di vita. Questa nota Egli l’ha ritrovata anche nella Filosofia platonica ed è per questo che propone, sottolineandolo anche nel titolo del libro, un accostamento ad essa non culturale ma iniziatico, in quanto «Platone ha svelato un Insegnamento misterico di ordine tradizionale che deve essere considerato sacro e coloro che cercano l’Iniziazione filosofica platonica con tale prospettiva vi si devono accostare». Noi riteniamo che lo stesso lettore attento e qualificato, dopo la meditazione di questo testo, potrà meglio comprendere l’indicazione data da Raphael; infatti Iniziazione alla Filosofia di Platone testimonia l’identità coscienziale conseguita da Raphael con l’Insegnamento platonico, perché solo chi è pervenuto al “cuore” di una Dottrina ne può esprimere l’essenza con
tanta Bellezza.
Introduzione
- La sfera dell’Essere o delle Idee
- L’Uno-Bene quale realtà metafisica
- Dualismo platonico?
- La dialettica come tecnica di risveglio
- L’Anima possiede già la Verità
- L’ascesi platonica
- La Conoscenza catartica
- L’ascensione dell’Eros filosofico
- Śaṁkara
- Platonismo e Vedānta
Argomenti: Filosofia, Filosofia Occidentale, Pensiero, Storia del Pensiero, Studio Pratica e Ricerca,