Inconscio, Occultismo e Magia
Un contributo essenziale allo studio dei fenomeni paranormali e della loro relazione con l’inconscio collettivo
Autore/i: Jung Carl Gustav
Editore: Newton Compton Editori
introduzione di Aldo Carotenuto, traduzione di Celso Balducci.
pp. 256, Roma
Nei saggi raccolti in questo volume viene sottolineata la continua ricerca junghiana d’un parallelo tra le manifestazioni dell’Inconscio individuale ed altre manifestazioni psichiche – collettive – che ne ricordino certi temi di fondo: così che, se l’inconscio di un individuo si evidenzia con una determinata modalità, in qualche parte del mondo deve esistere, nelle espressioni dell’inconscio collettivo (religione, fiabe, miti, alchimia, ecc.), qualcosa che richiami ed echeggi quella manifestazione individuale. Ma perché ha egli bisogno d’un tal tipo di ricerche? Aggiunge Jung: «certo, una psicologia della coscienza può appagarsi del materiale tratto dalla vita personale, ma non appena desideriamo spiegarci una nevrosi abbiamo bisogno di un’anamnesi che si spinga più a fondo di quanto faccia la coscienza»: è necessario, cioè, esplorare tutti i campi possibili per trovare una risposta a immagini dell’inconscio non facilmente riducibili alle proprie esperienze.
Ed il nostro autore fa questo senza nessuna adesione acritica, senza nessuna ipervalutazione, senza nessun narcisistico compiacimento: il suo è l’atteggiamento del puro ricercatore. Ecco, dunque, la necessità di avvicinarsi alla mitologia, al misticismo, all’occultismo, alla magia, alla filosofia, alla religione. Ma tutto ciò non deve trarre in inganno.
Jung non ha mai sposato le tesi della magia e del misticismo. Al contrario, ha privato della tradizionale carica trascendente i suoi soggetti di studio, mostrandone proprio la validità storica.
Argomenti: Esoterismo, Magia, Occultismo, Paranormale, Percezioni Extrasensoriali, Subconscio,