Inciso in un Raggio di Luna
Titolo originale: Etched in moonlight
Autore/i: Stephens James
Editore: Edizioni Theoria
prima edizione, a cura di Ottavio Fatica, Biblioteca di letteratura fantastica 8.
pp. 136, Roma
Nel mondo fiabesco e lunare di Stephens si aprono improvvisi squarci di pura quotidianità, una quotidianità abitata da ombre frettolose – uomini, angeli? – che trascorrono lungo i muri di sordidi anfratti urbani. È una qualità dell’umorismo di Stephens questo saper modulare tra realismo e fantasia: quello humour rarefatto che, scrisse Italo Calvino, «tra astrazione logica e non-sense dà come risultato qualcosa che si legge come un testo buddista».
Inciso in un raggio di luna è l’ultima raccolta pubblicata da Stephens. In essa sono presenti i tratti tipici della forma mentis irlandese: il realismo nudo, crudo, qui proposto in racconti che giungono a un grado di purezza esemplare che non ha riscontro tra i suoi contemporanei se non forse in alcuni momenti perfetti dei Dubliners joyciani o nel nitore surreale di certi apologhi kafkiani; la fuga nel mondo del sogno e della leggenda; la cronaca ingenua e allucinata. Solo un maestro di ironia fantastica avrebbe potuto distillare un tale incubo realistico come quello di Fame; solo un sarcastico «teosofo» poteva riproporre il classico patto con la morte, in Desiderio, cavandone un bizzarro quadretto domestico; e infine solo un occhio naturaliter kafkiano poteva leggere un episodio di squallore umano, urbano, quale Compagni di scuola, come una parabola beffardamente, atrocemente zen. Stephens passa così da una naturalezza unica nel trattare il prodigioso, che nella sua stranezza è perfettamente familiare, a una quotidianità da incubo, eppure trasognata, dove la realtà appare «più esasperante e incomprensibile di qualunque prodigio».
Protagonista della rinascita letteraria irlandese come Yeats, Synge e Joyce, James Stephens nacque nel 1882 a Dublino e morì a Londra nel 1950. Suoi ammiratori entusiasti furono, tra i contemporanei, Joyce, George Russell, Walter de la Mare che scrisse la presentazione del capolavoro di Stephens, La pentola dell’Oro (Crock of Gold, 1912) pubblicato in italiano da Adelphi nel 1969. Tra gli altri suoi libri – che comprendono romanzi, raccolte di racconti, poesie – ricordiamo, I Semidei (The Demi-Gods, 1914; tr. it. Adelphi 1985) e le Fiabe Irlandesi (Irish Fairy Tales, 1920; tr. it. Rizzoli 1987).
Introduzione di Ottavio Fatica
Nota bio-bibliografica
INCISO IN UN RAGGIO DI LUNA
- Desiderio
- Fame
- Compagni di scuola
- Inciso in un raggio di luna
- Tesoro
- Il lupo
- Il principale
Argomenti: Fantascienza, Fiabe, Immaginazione e Creatività, Letteratura,