In Riva alla Vita – Storia di Antonia Pozzi Poetessa
La prima biografia di una delle voci femminili più intense del Novecento
Autore/i: Cenni Alessandra
Editore: Rizzoli
prima edizione, premessa dell’autrice, in copertina: Antonia Pozzi a Casorate Sempione, maggio 1937.
pp. 308, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Milano
La breve vita di Antonia Pozzi nata a Milano nel 1912 e morta suicida a soli ventisei anni, fu consumata da una bruciante ricerca dell’assoluto: l’assoluto della poesia (le sue liriche, pubblicate postume, suscitarono l’ammirazione di Eliote Montale); l’assoluto di una passione d’amore senza compromessi, alla quale nessuna delle persone di volta in volta amate seppe corrispondere; l’assoluto, insomma, di un sensuale ardore di vita, dolorosamente spento sotto una cappa di delusioni e oppressioni private e pubbliche nella cupa Europa del 1938. in questa biografia, Alessandra Cenni, che sta curando da anni l’edizione delle poesie, delle lettere e dei diari di Antonia Pozzi, solleva per la prima volta il velo di reticenza e di mistero che ha avvolto finora la sua vita e scava con sensibilità e partecipazione in una personalità ricchissima e tormentata. Questo libro non è solo il romanzo di un’anima d’eccezione. È anche l’affresco di una generazione di intellettuali milanesi cresciuti negli anni Trenta alla scuola del filosofo Antonio Banfi, e il cui destino si intrecciò strettamente a quello di Antonia: Vittorio Sereni, Remo Cantoni, Enzo Paci, Dino Formaggio… Sono i volti che sfilano nel toccante inserto fotografico del libro, e di cui ascoltiamo le voci attraverso le lettere o, in alcuni casi, le testimonianze dirette raccolte dall’autrice in anni di ricerche. Sono voci lontane che tuttavia sentiamo vicine: vibrano ancora delle speranze e delle angosce di una giovinezza sulla soglia del mondo adulto; come la poesia di Antonia Pozzi che, con un’intensità che ci sembra crescere con il passare del tempo, parla senza mediazioni al nostro cuore e alla nostra mente.
Alessandra Cenni insegna alle scuole superiori ed è ricercatrice di Letterature comparate all’Università di Salonicco. Ha curato insieme a Onorina Dino tutti gli scritti di Antonia Pozzi editi negli ultimi anni.
Ha pubblicato, inoltre, Cercando Emily Dickinson (Archinto 1998), C’era una volta “I Lombardi”. Tommaso Grossi e il suo tempo (Viennepierre 1999) e tre raccolte di poesia: Silhouettes. L’Altra poesia (San Marco dei Giustiniani 1985), Le tuffatrici (Rangoni 1997) e Cosmonautiche (Archivi del ’900 2001).
Argomenti: Letteratura, Poesia, Storia Moderna e Contemporanea, Universo Femminile,