Il Vaticano la Terra Santa e il Sionismo
Autore/i: Minerbi Sergio I.
Editore: Bompiani
prefazione di Renzo De Felice, premessa e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Laura Lovisetti Fuà.
pp. 344, Milano
Il Vaticano, lo Terra Santa e il sionismo è il primo studio specifico che analizza le radici storiche della posizione del Vaticano nei confronti del sionismo. Infatti, è proprio con la comparsa di questo movimento politico che la Santa Sede si trovò ad affrontare un problema che era nello stesso tempo teologico e politico: l’eventualità che venisse creato uno stato ebraico in una terra considerata santa anche dai cristiani.
Il periodo preso in esame va da Teodoro Herzl, cioè dalla fine del XIX secolo, fino al 1925: un periodo denso di avvenimenti al cui centro si pone la Prima guerra mondiale e durante il quale vennero poste le basi del Focolare nazionale ebraico. L’analisi si svolge sullo sfondo degli interessi più generali del Vaticano in Terra Santa, poiché solo in tale contesto si possono capire alcune prese di posizione nei confronti dei sionisti, anche se il fattore teologico restava sempre predominante. Ecco allora il Vaticano appoggiare l’internazionalizzazione della parte centrale della Palestina, lottare per la creazione di una Commissione sui Luoghi Santi e attuare un disperato tentativo per rinviare l’approvazione del mandato sulla Palestina affidato alla Gran Bretagna dalla Società delle nazioni. Nella seconda parte del libro vengono presi in considerazione i timori vaticani che gli ebrei potessero ottenere in Palestina una posizione di privilegio rispetto ai cattolici, il sospetto che sionismo equivalesse a bolscevismo, e gli argomenti addotti contro il sionismo, spesso influenzati da quelli arabi.
Riuscì la Santa Sede a imporre i suoi punti di vista alle “grandi potenze” per quanto concerneva il futuro assetto politico della Palestina? Come dobbiamo considerare il fattore religioso nella storia della Palestina di quell’epoca? A queste e ad altre domande risponde l’autore che, attraverso i tortuosi sentieri della diplomazia, riesce a tracciare il quadro particolareggiato di un problema che resta tuttora di scottante attualità.
Sergio I. Minerbi, nato a Roma nel 1929, emigra nel 1947 nell’allora Palestina dove risiede ancor oggi con la moglie e le tre figlie. Corrispondente di vari giornali italiani, ha seguito il processo Eichmann per la RAITV traendone il libro La belva in gabbia. Dal 1961 è nella carriera diplomatica di Israele, pur continuando le sue ricerche accademiche. Senior lecturer all’Università ebraica di Gerusalemme, ha pubblicato vari libri di storia diplomatica (fra gli altri, L’Italie et lo Palestine, 1914-1920) e numerosi saggi sulla Comunità economica europea. E stato ambasciatore ad Abidjan (1967-71) e a Bruxelles (1978-83).
Argomenti: Sionismo, Terra Santa, Vaticano,