Il Turista Spirituale
In viaggio nelle regioni estreme della fede
Autore/i: Brown Mick
Editore: Ponte alle Grazie
introduzione dell’autore, traduzione di Girolamo Quattro.
pp. 336, Milano
È in un’improbabile periferia londinese che il giornalista Mick Brown inizia il suo viaggio spirituale. Vuole vederci chiaro in una serie di fenomeni curiosi: lì infatti si sarebbero verificati alcuni miracoli, sono state pronunciate singolari profezie, e si è affacciato alla ribalta un sedicente Messia. Dotato di un rispettoso scetticismo ma animato anche da una voglia di capire che non conosce pregiudizi, Brown rimane profondamente intrigato dall’intensità della fede che riscontra nelle persone coinvolte in questi episodi, e si avvia in un cammino personale attraverso i luoghi e le persone di alcune espressioni della spiritualità che sono oggi tra le più controverse e frequentate.
Il viaggio iniziato a Londra lo porta così a Puttaparthi, sulle pendici dell’Himalaya, dove incontra zelanti seguaci di Sai Baba; quindi a Bangalore, dove conosce un bodhisattva e discute di reincarnazione con il Dalai Lama. Poi, in viaggio tra Pondicherry e Madras, Brown ripercorre le vicende dei profeti della spiritualità orientale in occidente: dal Mr Cream della Londra degli anni Novanta alla Theosophical Society di fine Ottocento, e così facendo individua le origini del fenomeno New Age. Infine, nel Tennessee Brown assiste perplesso a una guarigione miracolosa, e in Germania fa conoscenza nientemeno che con la Madre Divina. Il viaggio spirituale di Brown, condotto tra mille dubbi e con una buona dose di garbata ironia, non si concluderà senza lasciare traccia: lo scettico giornalista arriverà a convincersi che «il mondo è fatto più di spirito che di materia, e quello che non si vede è più importante di quello che si vede».
Un brano:
“Il cambiamento può essere una prospettiva scoraggiante. La familiarità con le nostre debolezze e le nostre lacune – mancanze che nei momenti di massima confusione forse consideriamo idiosincrasie affascinanti, solo nostre – può sembrarci più rassicurante delle incertezze del cambiamento. Ma io volevo sapere. Volevo sapere tutto. Volevo un’avventura dello spirito.”
“Un modo intelligente e acuto di comprendere la spiritualità.” (Paulo Coelho)
“Questo libro inizia benissimo e continua meglio. L’occhio da giornalista di Brown riconosce senza difficoltà le imposture delle religioni orientali, ma non permette che queste inficino la sua ricerca della genuina sorgente spirituale che celano. Un mistico potrebbe sostenere che qui appare il Buddha, sotto le mentite spoglie di un certo Mick Brown.” (Robert Pirsig, autore di Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta)
“Un equilibrio perfetto tra scetticismo della ragione e desiderio di spiritualità.” (Sting)
“Scritto magnificamente… Un libro importante che fa pensare… Con tono leggero e sensibilità, mette in relazione tra loro fenomeni sensazionali e screditati che tuttavia, con il declino delle religioni tradizionali, raccolgono sempre più interesse.” (Literary Review)
“Il turista spirituale è un libro di viaggi? Credo di sì, ma il luogo che rievoca non è Pondicherry o il Tennessee. È un territorio d’ombra dentro il nostro cuore. Si può chiedere di più a un libro?” (Observer)
“Un libro provocatorio e personale… È la figura di un insoddisfatto – protagonista di un numero infinito di romanzi – a muoversi tra le pagine di Brown: un personaggio disamorato delle ricompense del capitalismo, più che un po’ scettico sulla direzione presa dalla scienza, che si chiede che diavolo è successo al senso della della vita… ma mantiene una mente aperta ed estremamente curiosa.” (Sunday Times)
Mick Brown, nato a Londra nel 1950, è giornalista e conduttore radiofonico.
Argomenti: Buddhismo, Cultura Tibetana, Spiritualità, Tibet,