Il Teatro in Italia – II. Cinquecento e Seicento
Autore/i: Falletti Cruciani Clelia
Editore: Edizioni Studium
presentazione dell’autrice.
pp. 416, Roma
Dalla drammaturgia alla magia è l’arco che il teatro compie e che è rispecchiato in questo libro, che spazia dal Cinquecento al Seicento.
Un percorso possibile per conoscere il teatro che si «inventa» nel Rinascimento italiano per irradiarsi poi in tutta Europa, va dall’invenzione e fissazione in canone della commedia al proliferare di commedie a metà secolo, al controverso emergere della Tragedia come genere e alle Cavallerie e Pastorali.
Conoscere il teatro del Seicento non è rintracciare quello che c’è di uguale al teatro precedente. Conoscere è nello stupore e nella differenza. L’aver unito in un solo volume i due secoli consente di vedere in atto la trasformazione che si compie, tra la fine del Cinquecento e la prima meta del Seicento, con l’emergere di due teatri e della loro drammaturgia: la drammaturgia musicale e la drammaturgia di quell’Accademia delle forme comiche che fu la Commedia dell’Arte.
Clelia Falletti è docente di Storia del teatro e dello spettacolo nell’Università di Roma «La Sapienza», drammaturga che collabora con il Teatro Potlach e studiosa che partecipa attivamente all’ISTA (International School of Theatre Anthropology) diretta da Eugenio Barba. Sul teatro del Novecento europeo ha scritto libri e saggi occupandosi di registi pedagoghi, dell’attore e dell’antropologia teatrale. Sul teatro del Quattrocento e del Cinquecento italiani ha scritto occupandosi di sacre rappresentazioni fiorentine, delle feste e della corte di Ferrara rinascimentale, e di drammaturgia (con l’edizione della commedia inedita di Andrea da Bergamo, Bulzoni 1980, e una monografia in due volumi sul Belo e le sue commedie, Forni 1979).
Argomenti: Cultura, Italia, Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero, Teatro e Spettacolo,