Il Teatro Illustrato
Nelle edizioni del Settecento
Autore/i: Goldoni Carlo
Editore: Marsilio Editori
introduzione di Cesare Molinari.
pp. XL-604, interamente illustrato b/n, Venezia
«I due libri su’ quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai di essermi servito, furono il Mondo e il Teatro». (Carlo Goldoni)
Le numerose edizioni settecentesche che s’intersecano l’una con l’altra,la mancanza degli autografi e la vastità dell’impresa di fronte alle cento e più commedie, alle decine di melodrammi giocosi, di drammi per musica e di altri componimenti teatrali, cui si affiancano poesie, prose amplissime di memoria e un cospicuo epistolario, hanno impedito fino ad ora che si affrontasse la questione dell’edizione critica delle opere di Carlo Goldoni.
La cultura italiana e internazionale si era rassegnata e accomodata all’ombra della grande, meritoria fatica di Giuseppe Ortolani iniziata nei primi anni del secolo, senza, tuttavia, un chiaro progetto e senza precisi criteri filologici Alla base di questa edizione nazionale vi è stata una preliminare indagine sulle stampe volute dall’autore dal 1750 agli anni ultimi della sua lunga vita al fine di determinare, opera per opera, i diversi stadi del testo. Da qui la presenza di un ricco apparato di varianti che illustra l’evoluzione della singola opera fino al momento in cui l’autore non impone ad essa una fisionomia definitiva.
Consegnati al teatro, i testi, che erano nati per esso, riprenderanno immediatamente il loro cammino nella continua e molteplice dinamica dell’interpretazione che qui viene di volta in volta ricostruita nelle pagine dedicate alla fortuna.
Il volume raccoglie tutte le incisioni che illustrano le edizioni del teatro di Carlo Goldoni pubblicate durante la sua vita col suo consenso e in qualche modo sotto la sua supervisione. Questo ricchissimo apparato iconografico rappresenta la prima visualizzazione dell’esperienza teatrale goldoniana.
«Le illustrazioni, infatti – scrive Cesare Molinari -, sono interpretazioni. Anzi, in senso lato, tutte le figurazioni possono essere considerate in quanto interpretazioni. Interpretazioni di una realtà, di un evento o di un paesaggio, oppure interpretazioni di un tema. A più forte ragione le illustrazioni di un testo letterario, narrativo o drammatico che sia, andranno in primo luogo guardate come interpretazioni di quel testo, o di suoi singoli episodi. E se poi, come nel nostro caso, le illustrazioni accompagnano tutta l’opera di un autore, o almeno buona parte di essa, sarà anche lecito considerarle, nel loro insieme, come una complessiva interpretazione di quell’autore».
Questo «teatro illustrato» rappresenta la più affascinante testimonianza della fortuna del teatro di Carlo Goldoni nella Venezia del Settecento, alla quale integralmente appartiene.
Cesare Molinari, nato a Venezia dove ha presieduto l’Istituto internazionale per la ricerca teatrale, insegna storia del teatro all’Università di Firenze. Tra le sue opere si ricordano: Spettacoli fiorentini del Quattrocento (1961), Le Nozze degli dei (1968), Storia di Antigone (1978), Storia universale del teatro (1982), L’Attrice divina (1985), La Commedia dell’arte (1985), L’Attore e la recitazione (1992). È direttore della rivista «Biblioteca teatrale».
Argomenti: Cultura, Letteratura, Letteratura Italiana, Teatro e Spettacolo,