Il Sopra e il Sotto della Borghesia – Storia dell’Abbigliamento nel XIX Secolo
Titolo originale Les Dessus et les Dessous de la Bourgeoisie. Une histoire du vêtement au XIX siècle
Autore/i: Perrot Philippe
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Cristina Viani, collana Il Cammeo n° 40, in copertina: Un essayage chez Félix – dal Figaro Illustré, 1895.
pp. 288, 53 ill. in b/n n.t., Milano
Lontano dall’accostarsi alla storia dell’abbigliamento con un tipo di approccio squisitamente estetico, questo libro non si presenta come un omaggio al futile o all’effimero. Conscio del fatto che le discussioni sull’origine del vestito ricordano quelle sull’origine del linguaggio, Perrot punta la propria attenzione sull’abito-segno: rendigote, crinoline, corsetti e sottogonne, prima di proteggere, vestire e ornare i borghesi del XIX secolo, erano segni distintivi, indicavano un’appartenenza di classe, una condizione economica, un’ideologia, uno status. Se noi oggi possiamo dire: «Ecco la flanella inglese, morbida e attillata, dell’alto funzionario, il blazer vistoso del turista texano» o individuare a prima vista «il completo di velluto a coste, leggermente consumato, dell’intellettuale di sinistra», è proprio perchè partecipiamo quotidianamente di questo linguaggio, che conobbe la sua massima espressione nell’Ottocento, vale a dire nel secolo che ha promosso al tempo stesso l’individuo e la folla anonima, il dandismo e l’uniforme, la distinzione e il conformismo. Operando un primo smontaggio semiologico del linguaggio dell’abbigliamento; valendosi di continui rimandi agli eventi storici, alle trasformazioni tecnologiche, sociali, economiche, politiche e psicologiche; servendosi delle intuizioni di scrittori quali Duma, Zola e Balzac, dei diari tenuti da domestici intriganti e dame pettegole, dei trattati di fisiologia, degli archivi di polizia; addentrandosi nel mondo variegato e sordido dei mercanti di stracci o in quello sfavillante dei magasins de nouveautés, delle passeggiate al Bois, delle corse a Longchamp o dell’atelier di Worth, Perrot ci offre un’autentica, intelligente e, esilarante storia del costume.
Philippe Perrot ha conseguito la licenza in Scienze Sociali ed Economiche all’Università di Ginevra e il dottorato in Storia presso l’Ècole des hautes études en Sciences Sociales di Parigi.
Le illustrazioni interne provengono dalla Biblioteca Nazionale di Parigi; da Agnes B. Young, Recurring Cycles of Fashion, New York, 1966(1937); da Charles H. Gibbs Smith, The Fashionable Lady in the 19th Century, Londra, 1960.
Il Quadro patologico della società parigina è ricavato da Pierre Boitard, Manuel-physiologie de la bonne compagnie du bon ton et de la politesse, Parigi, 1857.
Argomenti: Antichi Costumi, Arte, Artigianato, Storia dei Costumi,