Il Solista del Mitra
Sopravvissuto alla più grande caccia all’uomo dei nostri tempi, narra dal carcere le sue vicende
Autore/i: Lutring Luciano
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, avvertenza dell’editore, prefazione dell’autore.
pp. 576, Milano
Nato a Trieste nel 1937, Luciano Lutring trascorse la sua fanciullezza in uno stabile di via Novara 151, alla periferia di Milano, dove la sua famiglia si era trasferita e dove il padre aveva aperto una latteria. Il suo esordio come bandito fu simile a quello di tanti altri: furti con scasso, furti d’auto, reati minori che lo condussero, nel 1959, in carcere. Nel frattempo aveva conosciuto a Rimini la ballerina di night club Elsa Candida Pasini, che aveva sposato per amore. Rilasciato di prigione, Lutring affronta la libertà provvisoria non con l’intento della redenzione, ma con la ferma decisione di fare il bandito sul serio. E lo fa. Nel 1964, Lutring, ormai capo di una banda, in dieci giorni raccoglie un bottino di sessanta milioni con una rapina a Bologna, un’altra a San Pietro in Vincoli, una terza a Rimini. In Francia lo chiamano «il capo della gang dell’Alfa Romeo» e i giornalisti lo definiscono l’inventore della « spaccata », dimenticando che il vero eroe di questa tecnica fu Dillinger. A Moulins è l’unico sopravvissuto della banda, dopo un conflitto a fuoco con la polizia, dove ferisce un agente che rimarrà paralizzato per tutta la vita. Lo chiamano «il solista del mitra» da quando sfuggì alla cattura, a Milano, abbandonando un mitra nascosto nella custodia di un violino. Ritorna in Francia: due rapine a gioiellerie di provincia, poi quattro colpi a Parigi. Ma ormai il cerchio si chiude. Il 2 settembre 1965, a Parigi, ferisce gravemente un brigadiere. Colpito alla schiena, riesce a disarmare un altro agente, a impadronirsi di una macchina c ad allontanarsi. Ma soltanto per poco. Viene, infatti, speronato da un carro attrezzi e sviene. Dopo essere rimasto varie settimane tra la vita e la morte all ospedale, passa alle prigioni dove, in attesa del processo, scrive questa sua autobiografia, lasciata intatta dall’editore perché anche il modo della stesura, oltreché la descrizione di ambienti e personaggi della malavita ancora inediti, ha il valore e il significato dell’originalità e della rivelazione.
Argomenti: Libri vari,