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Il Sintomo e la Malattia

Il Sintomo e la Malattia

Una riflessione sull’ambiente di Bin Laden e su quello di Bush

Autore/i: Bontempelli Massimo; Fiorillo Carmine

Editore: Editrice C. R. T.

in appendice: Jean Baudrillard «L’economia politica e la morte» – Günter Anders «Il male».

pp. 128, Pistoia

Quando rovinò la torre di Siloe/Di cosa dobbiamo considerarci colpevoli?/L’Occidente vuole salvarsi senza sentirsi colpevole, ma è colpevole di indifferenza, di disinteresse, di sclerosi spirituale, di torpore/Le interessate argomentazioni del potere imperiale/Si poteva non ricorrere alla guerra? /I bacini di alimentazione delle reti terroristiche/L’irresistibile ascesa di Bin Laden/ Vuole davvero il potere imperiale prosciugare il bacino finanziario che alimenta il terrorismo?/Il bacino antropologico delle masse islamiche e le mafie economico-religiose/Perché la guerra americana non è una risposta?/La scelta della causa terroristica suicidaria/Come si esprimerebbe l’inconscio del terrorista se potesse comprendere i propri sentimenti di umiliazione e parlarne? /Il terrorismo antiamericano è un prodotto dello stesso modo di funzionare del capitalismo globalizzato/L’allevatore capitalistico di ragni e il ragno velenoso mutante/Lo spettacolo dell’onnipotenza americana e le masse musulmane/Davvero saranno colpiti i colpevoli degli atti terroristici? /L’incredulità di molti per le motivazioni addotte per un attacco equiparabile soltanto allo sbarco in Normandia/Il sonno della ragione del laicismo e l’autodissoluzione della cultura laica/La logica del «se non è rosso, allora è necessariamente bianco»/Il pregiudizio e il fideismo impediscono la concreta soluzione dei problemi/La guerra americana è una risposta funzionale alle esigenze del potere imperiale/Il miserevole servilismo della classe “politica” italiana/L’accettazione acritica della guerra. Le ragioni profonde di questa accettazione nell’individuo/La passività delle masse e la rappresentazione decontestualizzata degli eventi/Il lato assurdo del nostro sistema economico/Il disinteresse per l’universalità umana/Ritorna la questione: di cosa siamo noi colpevoli? /La pietas per l’uomo o è universale o non è/Sfogliando il rapporto annuale di Amnesty International/I regimi liberticidi e gli interessi del potere imperiale/ Gli Stati Uniti mandanti e complici di molteplici atti terroristici/Il trattamento differenziato dei terrorismi: terroristi sono sempre e soltanto gli “altri”/Una questione cruciale/ Le posizioni puramente pacifiste sono concettualmente deboli/Nessuna legittimazione alla reazione bellica americana/Un potere che sostiene Sharon e che rispetta Kissinger e Pinochet non merita alcun rispetto/La razionalità logica è oggi generalmente disertata a causa dell’accettazione dogmatica del sistema economico vigente/La differenza tra la guerra contro il nazismo e quella contro AL QAEDA/Dove è cresciuto il potere economico di Bin Laden?/Tutto è avvenuto all’interno del medesimo sistema del capitalismo globalizzato/La nostra colpa collettiva/L’oscuro alter ego del presidente americano. Bin Laden, ovvero il gemello selvaggio/Le figure proiettive del “crociato cristiano” e del “terrorista islamico”/Il male e il bene: dinamiche espressive della malvagità/Bush e Bin Laden: “gemelli nel terrore”/Il nuovo scenario storico: guerra senza limiti di mezzi, di tempo, di spazio/Bin Laden non è la malattia, è il sintomo/La dialettica di innocenza e colpevolezza riguarda tutti noi/Di cosa è colpevole l’individuo del nostro paese?

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