Il Simposio dei Sultani – Dal più Antico Trattato di Cucina Arabo-Musulmano
Autore/i: Ibn Sayyār al-Warrāq
Editore: Jouvence Società Editoriale
introduzione e cura di Sabrina Favaro, in copertina: Pittura da Ispahan, XVII secolo, Museo delle Arti Decorative di Teheran (n° 125).
pp. 140, Sesto San Giovanni (MI)
Ibn Sayyār al-Warrāq, libraio e uomo di lettere versato nella conoscenza di tutte le arti, raccolse in un’unica opera il patrimonio culinario della sua epoca e della sua terra, così da esaltare i fasti della dinastia califfale degli Abbasidi anche nell’arte gastronomica. Egli collezionò in un solo testo venti antichi libri di cucina, andati perduti, tra tutti quello di Ibrahim ibn al-Mahdī, il più celebre cuoco arabo, principe abbaside e famoso quanto il fratellastro Harūn al-Rašīd, il califfo delle Mille e una notte. Si tratta del più antico Trattato di cucina arabo-musulmano a oggi noto e conservato nella sua interezza, risalente al X secolo (il Kitāb al-tabīḫ, da cui è tratto il presente volume). Le ricette spaziano dai primi piatti ai dolci, dai secondi alle bevande, dalle salse alle erbe, corredate da un’accurata analisi dei procedimenti, dei dosaggi, dell’uso di spezie e accompagnate da una sapiente esposizione delle proprietà dietetiche dei piatti e delle nozioni per una corretta igiene degli alimenti e degli utensili da cucina. al-Warrāq arricchì l’esposizione di alcune ricette con poesie e racconti, così da stuzzicare non solo il palato ma anche la fantasia del lettore. Sono proprio tali ricette a costituire l’oggetto del Simposio dei sultani, con l’auspicio di offrire la scoperta sia delle stravaganze gastronomiche tipiche delle cucine dei califfi sia di un testo antico, di importanza capitale, ancora sconosciuto al grande pubblico.
Argomenti: Libri vari,