Il Signorino
Titolo originale: Bocchan
Autore/i: Natsume Sōseki
Editore: Neri Pozza Editore
traduzione di Antonietta Pastore.
pp. 160, Vicenza
Bocchan: così si chiama in giapponese questo celebre romanzo di Natsume Sōseki, che costituisce forse l’opera più letta nel Giappone moderno.
Bocchan è il nome affettuoso che si usa in Giappone per rivolgersi a un bambino maschio. Le domestiche, ad esempio, chiamano bocchan il bambino della famiglia presso cui prestano servizio.
È un nome che potrebbe perfettamente corrispondere al nostro «signorino», se non fosse molto meno formale e deferente e, soprattutto, se non assumesse una sfumatura negativa, quasi offensiva quando, usato ironicamente, prende il significato di ragazzino immaturo, irresponsabile, ingenuo.
Il personaggio, che è all’opera in queste pagine, è inguaribilmente, irrimediabilmente bocchan, un «signorino» nella duplice accezione del termine giapponese.
In età infantile, disprezzato dal padre e ignorato dalla madre che gli preferisce il fratello più grande, viene chiamato affettuosamente bocchan da Kiyo, la domestica di casa, una donna all’antica che considera il legame con lui alla stregua di quello che univa servitore e padrone in epoca feudale.
Diventato adulto, resta un «signorino» dall’aria svagata, dalla sfrontata mancanza di rispetto per l’etichetta, dalla disarmante sincerità.
Insegna matematica, in una scuola della provincia giapponese, ad allievi chiassosi e zucconi e in mezzo a insegnanti che non sono altro che un branco di caproni arroganti, disonesti e ipocriti.
Dovrebbe rassegnarsi e capire che l’ipocrisia sta diventando norma nel Giappone moderno, ma non cessa un solo istante di difendere con irruenza, inpulsività e commovente ingenuità l’antico senso dell’onore.
Considerato da molti il capolavoro di Natsume Sōseki, Il signorino fu scritto di getto a partire da una marea di appunti presi in mesi di studio e riflessione. Iniziato il 17 marzo 1906, giorno in cui Natsume Sōseki scrisse 109 pagine senza mai apportare una correzione, il romanzo è forse l’opera più autobiografica di Sōseki, quella in cui l’autore giapponese esprime più che altrove la sua estraneità alle norme sociali, l’amore-odio per la cultura occidentale, il suo sguardo perso tra l’ironico e il malinconico.
Ritratto di un giovane eroe ribelle inusuale nella letteratura del Sol Levante, Il signorino è il romanzo più amato dalla gioventù giapponese, oggetto di un culto comparabile in qualche modo a quello che in Occidente è riservato al Giovane Holden.
«Il romanzo più letto in Giappone, l’opera più lieve e divertente di Sōseki». (Donald Keene)
«Bocchan, romanzo scanzonato, divertente, ironico, che prende di mira l’ambiente scolastico di provincia nelle sue piccinerie e meschinità». (Angelo Z. Gatti, la Stampa)
«Il sottile crinale che separa il Giappone-Giappone dal Giappone-Japan, il Giappone tradizionale da quello occidentalizzato, sta nella penna, anzi nel pennello di Natsume Sōseki». (Daniele Abbiati, Il Giornale)
«Il signorino sembra stia alla cultura giapponese come Il giovane Holden sta alla nostra: un “cult”». (Maria Serena Palieri, L’Unità)
«Un libro incantevole, pieno di malinconiche tenerezze ma anche di trovate umoristiche, di osservazioni fulminanti che non risparmiano proprio nessuno». (Marisa Poletti Scurati, Il Cittadino)
«Bocchan. È questo il titolo originale del romanzo di Sōseki, un classico ormai di culto del più importante autore del Giappone moderno». (Paola Babich, Intimità)
Natsume Sōseki viene unanimemente considerato come il più grande scrittore del Giappone moderno, maestro riconosciuto di Tanizaki, Kawabata e Mishima. Pseudonimo di Natsume Kinnosuke, Natsume Sōseki nacque nel 1867 a Edo da un samurai di basso rango, ultimo di sei figli. Nel 1905 pubblicò il suo primo libro: Io sono un gatto (Neri Pozza 2006). Seguirono Bocchan (Il signorino, Neri Pozza 2007) nel 1906 e Sanshiro nel 1908. Morì nel 1916 a 49 anni.Tra le sue opere ricordiamo Il viandante, Erba lungo la via e i due grandi romanzi apparsi in Italia sempre nelle edizioni Neri Pozza: Guanciale d’erba e Il cuore delle cose.
Argomenti: Letteratura, Letteratura Giapponese, Letteratura Orientale, Romanzo,