Il Segreto del Re – Padre Pio l’Uomo che ha Incarnato il più Grande Mistero di questo Secolo
Padre Pio da Pietralcina l’uomo che ha incarnato il più grande mistero di questo secolo visto alla luce dei suoi portentosi carismi
Autore/i: Amodio Dario
Editore: Editrice Alfeo
seconda edizione, presentazione di Padre Mario Marafioti S. J.
pp. 320, nn. tavole a colori, Brindisi
… ed ecco, scritto e offerto a tutti, il “Signore del Re”: in libro che leggiamo d’un fiato, ove trabocca e scorre gorgogliando, l’acqua viva. Imparando da P. Pio, gigante forte e buono, ferito da stimmate d’amore, possiamo procedere insieme, cercando di condividere con chiunque lo vorrà, il Segreto del re. E tu, amico lettore, se vuoi puoi scoprire il Segreto! Se hai il cuore vuoto e ti chiama l’Infinito con fame grande d’amore, percorri queste pagine, avanzando da Babele ad Adamo, a P. Pio, a Dario, a te stesso, al Re…
Nel pieno del XX secolo, che è stato un secolo percorso più d’ogni altro da gridi di guerra, un uomo è comparso nel mondo, portatore di pace.
Quest’uomo, che non fu principe di sangue reale, nè stratega, nè statista, che non entrò mai a far parte delle corti dei potenti di questa terra, si contentò d’indossare i panni umili del servo di Jahvè. Vestì l’abito del frate e si fece chiamare Pio.
Ma di lui cerchereste invano notizie nei libri di storia: per gli uomini di pace non c’è spazio nelle cronache di Babele.
La sua vita fu piena di fatti misteriosi; essa stessa si apr’ e si chiuse tra due segni che in qualche modo rendono più esplicito il significato della sua missione.
Nacque a Pietrelcina e morì a S. Giovanni Rotondo.
Gli stemmi di questi due paesi, che aprono e chiudono il libro della sua vita, sembrano anch’essi svolgere una funzione didascalica, quasi a ricordarci che non è il caso l’autore di tutto ciò che accade tra la vita e la morte di P. Pio.
Pietrelcina, dove questa missione ha avuto inizio, è rappresentata da un albero grande e frondoso. Al tronco è attorcigliato il serpente. La malia della sua lingua biforcuta penetra nel cuore degl’incauti che troppo si avvicinano a lui. Questa scena segna il tempo della caduta dell’uomo e l’avvento della morte.
Lo stemma di S. Giovanni Rotondo parla di resurrezione. Un agnello sacrificale è offerto in sacrificio sotto lo sguardo delle “torri” che simboleggiano l’illusione della potenza umana.
L’umanità è riscattata dal sacrificio dell’agnello. La via del cielo è aperta: chi vuole può tornare alla casa del Padre, al Paradiso perduto. Per questo mistero di salvezza, a imitazione di Cristo, Padre Pio offre la sua vita e il sangue che dalle stimmate verserà per cinquant’anni. In testa ai due stemmi c’è una corona, segno dl regalità; come a dire che sull’intera vicenda umana sovrintende un sovrano, il Re dei re, il Signore di tutte le cose, visibili e invisibili.
Presentazione
Avvertenza
- Babele-Abramo
- L’olmo di Pietralcina
- Satana, l’avversario
- Un’arma misteriosa e potente
- Imitazione di Cristo
- Nel pozzo dei serpenti
- Un tremendo mistero
- Miracoli, conversioni, guarigioni
- Bilocazione, profumo ed altri misteri
- La mia testimonianza
- Il nido bell’alcione
- Bibliografia specifica
- Bibliografia generale
Argomenti: Agiografia, Biografie Religiose, Vita di Santi,