Il Rumore della Pioggia a Roma
Titoli originali: The Stories of John Cheever – The Bella Lingua – Clementina – boy in Rome
Autore/i: Cheever John
Editore: Fandango Libri
traduzione dall’inglese di Leonardo Giovanni Luccone, illustrazione di Gianluigi Toccafondo.
pp. 88, Roma
17 ottobre 1956. I Cheever — John, la moglie Mary, incinta di quattro mesi, e i due figli Susan e Ben – s‘imbarcano sulla Conte Biancamano diretti in Italia: Roma sarà la loro nuova casa per dieci mesi. Palazzo Doria, quarto piano: un’unica enorme stanza divisa in tre da pannelli mobili di stoffa. Niente frigorifero, niente acqua calda. Il soffitto e d’oro, alle pareti ritratti a grandezza naturale, le finestre lasciano penetrare luce rosata. Una luce trasparente che Cheever non dimenticherà mai e che fino alla fine dei suoi giorni tornerà a toccare – una Roma fredda, ferita, voci s incomprensibili per le strade; Roma fa paura, diventa il simulacro, – della nostalgia di casa per gli emigrati americani che vivono distaccati nelle loro comunità ovattate. Il Nuovo Mondo e lontanissimo. Cheever invece preferisce fare il turista, memoria del presente e di un passato che non diventerà mai remoto, un curioso indefesso d’odori e pensieri. E così cerca collegamenti, sinergie e appigli, e inventa piazze, paesi di provincia con le loro storie, assurde, cognomi, papi, parole della bella lingua che cercherà di far sua e più tardi d’assimilare nella scrittura: il Cheever “italiano” è infatti labirintico, secco, delicatamente verosimile e palpitante nei salti improvvisi.
Questo esperimento sarà il trampolino della sua migliore stagione letteraria e, col suo ruvido tributo, Roma diventa eterna nella metafora dell’emarginazione, del sentirsi estranei, della pioggia diversa e impercettibile, e degli occhi dilatati che vedono altro.
John Cheever (Quincy 1912-New York 1982) è autore di sette raccolte di racconti e di cinque romanzi. Con il suo primo romanzo, Gli Wapshot, recentemente pubblicato da Fandango, vince nel 1958 il National Book Award. Nel 1965 riceve la Howells Medal per la Fiction dalla National Academy of Arts and Letters e nel 1978 si aggiudica il National Book Critics Circle Award e il Premio Pulitzer con la sua raccolta di racconti The Stories of John Cheever (sono già uscite per Fandango le raccolte Il nuotatore, Ballata, Oh città dei sogni infranti!). Poco prima della morte, nel 1982, viene insignito della National Medall per la Letteratura.
Argomenti: Letteratura, Racconti,