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Il Roveto Ardente

Il Roveto Ardente

Aspetti della venerazione ortodossa della Madre di Dio

Autore/i: Bulgakov Sergej Nikolaevič

Editore: Edizioni San Paolo

nota dell’autore, presentazione e traduzione dal francese di Renato D’Antiga, postfazione di Stefano De Fiores.

pp. 264, Cinisello Balsamo (Milano)

«Il presente saggio sulla venerazione della Madre di Dio nella Chiesa ortodossa inizialmente si prefiggeva solo un’analisi critica del dogma cattolico dell’Immacolata Concezione. Strada facendo è emerso che la critica non doveva rimanere esclusivamente negativa e che conveniva accompagnarla con alcuni elementi positivi, alla luce della dottrina che la Chiesa ortodossa custodisce e che la venerazione della santissima Vergine Maria fa risaltare sotto diversi aspetti» (dalla Premessa dell’autore).

Ma «il libro non parla solo della Theofokos; si estende a questioni talvolta sottili dell’antropologia cristiana… Una cinquantina di pagine sono dedicate a tre Excursus, dove Bulgakov discorre della gloria di Dio e della Sapienza nell’Antico Testamento e nei Padri, mantenendo però un costante riferimento alla Vergine Madre. Proprio nel primo Excursus egli introduce il tema del roveto ardente, che costituisce il titolo del libro: il roveto in fiamme che non si consuma è la Theofokos visitata dallo Spirito.
Il punto focale del libro rimane la Madre di Dio “senza peccato”, ma questa prospettiva si dirama verso tutti i campi della teologia: dalla protologia all’ecclesiologia, dalla cristologia all’escatologia. Ciò mostra come il dialogo ecumenico con l’Ortodossia, quando in particolare verte su Maria, non può giungere a intese e conclusioni comuni se non a patto di trovare l’accordo sulle questioni più fondamentali, con le quali la Theotokos è intimamente connessa» (dalla Postfazione di S. De Fiores).

«Il presente saggio – dichiara apertamente l’illustre autore all’inizio – si propone di chiarire soprattutto un aspetto dottrinale: la Madre di Dio è “senza peccato”».

Sergej Nikolaevič Bulgakov (1871-1944), avendo aderito in un primo tempo al marxismo, si dedicò a studi di carattere economico per poi passare a una visione del mondo idealistico-religiosa (Dal marxismo all’idealismo, 1904). Nel 1911, con altri intellettuali, rientrò in seno alla Chiesa ortodossa e nel 1918 fu ordinato sacerdote. In seguito agli eventi rivoluzionari, nel 1923 venne esiliato e si trasferì a Parigi, dove fondò con altri intellettuali russi della diaspora l’istituto teologico San Sergio. Fra le numerose opere segnaliamo: L’Agnello di Dio (1933); Il Paraclito (1936) e La Sposa dell’Agnello (1945).

Renato D’Antiga, ortodosso, è autore di scritti riguardanti la spiritualità cristiana orientale (Gregorio Palamas e l’esicasmo, Cinisello B. 1992; L’esicasmo russo, Cinisello B. 1996), collabora con diverse riviste a carattere scientifico e culturale ed ‘e membro della Commissione per i rapporti ecumenici dell’Archidiocesi greco-ortodossa d’Italia (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli). Per il presente volume ha scritto la Presentazione e ha curato la traduzione italiana.

Stefano De Fiores, sacerdote montortano, dottore in teologia spirituale, insegna mariologia sistematica e spiritualità mariana nella Pontificia Università Gregoriana e nella Pontificia Accademia Mariana Internazionale ed è socio fondatore e presidente dell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana (AMI). Ha diretto il Nuovo dizionario di spiritualità, Cinisello B. 19946; il Nuovo dizionario di mariologia, Cinisello B. 19883; tra le altre sue pubblicazioni: Maria presenza viva nel popolo di Dio, Roma 1980; Maria nella teologia contemporanea, Roma 19913; Maria Madre di Gesù.
Sintesi storico-salvifica, Bologna 19932. Ha scritto la Postfazione al presente volume.

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