Il Ramo d’Oro – 2 Volumi
Studio sulla magia e la religione
Autore/i: Frazer James George
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prefazione di Giuseppe Cocchiara, prefazione dell’autore, traduzione di Lauro De Bosis.
vol. 1 pp. XXVII-558, vol. 2 pp. VII-559-1150, Torino
“La lunga strada, che partendo dai boschi di Nemi – la scena, nei tempi antichi, della strana e ricorrente tragedia del «ramo d’oro» attraverso la giungla primitiva, il deserto, la palude, l‘isola dei mari del sud, le steppe dell’Asia e le praterie dell’America, ci conduce con il Frazer alla comprensione graduale del cuore umano e della mente umana, è forse la massima odissea scientifica dell’umanismo moderno. Fraze ha il potere proprio dell’artista di creare un mondo con l’immaginazione; e la discriminazione intuitiva del vero scienziato tra ciò che è fondamentale e ciò che è secondario. Dalla sua prima virtù viene il fascino del on stile, la sua capacità di ravvivare i legami incolori dei fatti etnografici in una narrazione drammatica; dal suo senso empirico la capacità di percorrere la letteratura etnografica ed estrarre da essa i fatti e le verità della magia o della religione, della parentela di sangue o del totemismo, vive e palpitanti dei desideri, delle credenze e degli interessi umani“ (Bronislaw Malinowski)
Darwin, di cui Frazer si considerava discepolo e continuatore, ha tracciato le origini e l’evoluzione della nostra natura fisica: consapevolmente usando dello stesso metodo comparativo, Frazer ci ha dato la storia dello sviluppo della nostra mente. E a Darwin soltanto, assieme a Marx e Freud, egli è secondo, nel numero di coloro che hanno dato forma al pensiero dei nostri giorni.” (H. N. Brailsford)
“Come Freud ha approfondito la nostra comprensione del comportamento degli individui, portando alla luce il più primitivo mondo dell’inconscio, cosi Frazer ha ampliato quella del comportamento delle società, mettendo a nudo i primitivi concetti e modi di pensiero che soggiaciono a tante loro istituzioni, persistendo – quasi un elemento subliminale della loro cultura – nei loro costumi e tradizioni popolari.” (T. H. Gaster)