Il Processo di Dante
Celebrato il 16 aprile 1966 nella Basilica di San Francesco in Arezzo
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Arnaud
premessa e cura di Dante Ricci.
pp. 260, nn. tavv. b/n, 1 tavv. a colori f.t., Firenze
«Un corrispondente straniero fece la seguente osservazione: la coreografia del processo era talmente avvincente che nemmeno Strehler o Milos (ricordo solo questi due nomi) avrebbero potuto superarla.
Il Procuratore, i giudici e i testimoni erano 0 italiani o stranieri, ma tutti giuristi rinomati o storici o esperti in questioni dantesche di fama europea; l’arringa della difesa grandiosa e suggestiva.
Ne abbiamo parlato con il Prof. Tibor Kardos, studioso di fama mondiale della letteratura italiana e il miglior conoscitore di Dante in Ungheria per averne diretto la pubblicazione di tutte le opere in lingua magiara.
Egli dice: – La revisione del processo non fu affatto superflua, perché un’enorme ingiustizia doveva essere riparata completamente e solennemente dinanzi all’opinione pubblica del mondo…
La verità è che il rinnovarsi delle ondate di passione, la messa a fuoco di tutto il problema non fu inutile: non dobbiamo dimenticarci della catarsi che questo dramma processuale ha prodotto. L’opera di Dante e l’attuale processo, nelle loro relazioni reciproche, si adattano molto bene allo spirito dell’anno dantesco.»
(Il processo di Dante in Arezzo – Intervista col Prof. Tibor Kardos dell’Università di Budapest nella Rivista Film, Szinbàz Mumz’ka, Budapest – Maggio 1966)
Argomenti: Cultura, Dante e Dantistica, Pensiero, Storia,