Il Numero e il Divino – La Scienza Matematica Comune • L’Introduzione all’Aritmetica di Nicomaco • La Teologia dell’Aritmetica
Titolo originale: De communi mathematica scientia liber, In Nicomachi arithmeticarum introductionem liber, Theologumena arithmeticae
Autore/i: Giamblico
Editore: Rusconi
unica edizione, testo greco a fronte, prefazione, introduzione, testo greco, traduzione, note, bibliografia e indici a cura di Francesco Romano, in copertina: Luca della Robbia (1400-1482), Pitagora ed Euclide, formella conservata nel Duomo di Firenze.
pp. 544, Milano
Discepolo di Anatolio e di Porfirio ad Alessandria d’Egitto, Giamblico (245-325 ca. d.C.) si pone come fondatore dell’ultima immagine del Neoplatonismo (tanto da essere chiamato «il divino»). Diede vita ad una prestigiosa scuola filosofica in Siria che ebbe grande eco e in cui si formarono molti filosofi del tempo, tra cui Sopatro e Dessippo.
Il progetto filosofico di Giamblico prende vita dal nesso profondo che lega, secondo anche molta della tradizione filosofica antica, la filosofia pitagorica a quella platonica. Prendendo spunto anche dall’idea di Porfirio, che aveva tentato di dimostrare la perfetta continuità ed unitarietà del pensiero e della dottrina platonica con quella di Aristotele, Giamblico fonda e dimostra la «relazione intrinseca tra pitagorismo e platonismo» a partire da una trattazione sistematica della dottrina pitagorica che inveri, specifichi e renda intelligibile in modo integrale la filosofia di Platone. Il punto centrale e cardine dell’indagine è la nozione di ente matematico intermedio: in essa confluiscono, sia storicamente che teoreticamente, gran parte delle problematiche attinenti ai due sistemi. L’espressione più elevata dello sforzo operato dal pensiero e dall’insegnamento di Giamblico in questa direzione, si ritrova contenuta in nove o dieci trattati, denominati Summa pitagorica che rappresentano un vero e proprio Corpus Pythagoricum.
Il De communi mathematica scientia (Sulla scienza matematica comune) terzo trattato nell’ordine; L’introduzione all’aritmetica di Nicomaco, quarto trattato, e l’Anonimo, attribuito a Giamblico, La teologia Aritmetica sono gli scritti qui presentati e per la prima volta tradotti integralmente in italiano, con il testo greco a fronte. Il primo è una specie di introduzione generale alla matematica pitagorica; il secondo è la prima introduzione specifica alla prima scienza matematica, cioè all’aritmetica; infine, il terzo tratta del rapporto tra teologia e matematica. Per Giamblico la teologia è il vertice delle diverse branche dell’indagine filosofica; il processo di unificazione delle varie «scienze» al divino è però possibile in modo cospicuo attraverso la mediazione della matematica (anche se ha il vertice nell’iniziazione teurgica). L’ordine matematico assurge, dunque, a fondamento di qualunque ordine di realtà e si presenta come via privilegiata, ineliminabile e intimamente connessa al «Divino». Il numero e il Divino risultano essere le due facce di una medesima realtà.
Argomenti: Matematica, Sacro, Scienza, Teologia,