Il Mondo Incantato
Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe
Autore/i: Bettelheim Bruno
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
introduzione dell’autore, traduzione dall’americano di Andrea d’Anna.
pp. 312, Milano
Per imparare a destreggiarsi nella vita e superare quelle che per lui sono realtà sconcertanti, il bambino ha bisogno di conoscere se stesso e il complesso mondo in cui vive. Gli occorrono un’educazione morale e idee sul modo di dare ordine e coerenza alla dimensione interiore. Cosa può giovargli più che una fiaba, che ne cattura l’attenzione, lo diverte, suscita il suo interesse e stimola la sua attenzione? Sia essa Cappuccetto Rosso, Cenerentola o Barbablù, la fiaba popolare, anche se anacronistica, trasmette messaggi sempre attuali e conserva un significato profondo per conscio, subconscio e inconscio. Si adegua perfettamente alla mentalità infantile, al suo tumultuoso contenuto di aspirazioni, angosce, frustrazioni, e parla lo stesso linguaggio non realistico dei bambini. Tratta di problemi umani universali, offrendo esempi di soluzione alle difficoltà. E’ atemporale e i personaggi dei suoi scenari fantastici sono figure archetipiche che incarnano le contraddittorie tendenze del bambino e i diversi aspetti del mondo. Le situazioni fiabesche, rispettando la visione magica infantile delle cose, esorcizzando incubi inconsci, placando inquietudini, aiutando a superare insicurezze e crisi esistenziali, insegnando ad accettare le responsabilità e ad affrontare la vita. Questo libro ricco di intuizioni e suggestioni, che spazia dalla letteratura alla mitologia, dalla psicologia infantile alla psicoanalisi, esorta gli adulti – soprattutto chi deve allevare e educare i bambini – a essere più consapevoli dell’importanza fondamentale delle fiabe.
Delle opere di Bruno Bettelheim (Vienna 1903 – Silver Spring, Maryland, 1990) Feltrinelli ha pubblicato: Psichiatria non oppressiva. Il metodo della Orthogenic School per bambini psicotici (1976), Spravvivere (1981), Imparare a leggere. Come affascinare i bambini con le parole, in collaborazione con Karen Zelan (1982, UE 1989), Freud e l’anima dell’uomo (1983), Un genitore quasi perfetto (1987, Ue 1998), La Vienna di Freud (1990) e l’arte dell’ovvio. Nella psicoterapia e nella vita di ogni giorno, in collaborazione con Alvin A. Rosenfeld (1994).
Argomenti: Fiabe, Mitologia, Psicoanalisi, Psicologia Infantile, Simbolismo,