Il Mondo dei Fenici
Autore/i: Moscati Sabatino
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 502, 129 tavv. a colori e b/n, Milano
I Fenici sono, tra i popoli dell’antichità, uno di quelli che maggiormente attraggono la nostra attenzione e fanno presa sulla nostra immaginazione. Già cantati da Omero come audaci naviganti e trasmigratori, percorsero con le loro flotte tutto il Mediterraneo, lo costellarono di basi commerciali, lo superarono spingendosi fin oltre le colonne d’Ercole, sulle rive atlantiche. Eredi di antichissime civiltà orientali, inventarono e propagarono l’alfabeto, offrendo così ai popoli il più potente strumento per tramandare le proprie vicende, eternare il proprio ricordo, consegnare in forme più stabili, e perciò più elaborate e profonde, il proprio pensiero. Fondatori di importanti colonie in Africa, Sicilia, Sardegna, Spagna, diedero vita con una di esse, Cartagine, alla maggior potenza navale dell’età antica, il cui gigantesco scontro con Roma condizionò tutta la nostra storia. Ma se le eccezionali qualità dei Fenici apparvero presto in piena luce, se la loro presenza e rinomanza si affermarono da un capo all’altro del Mediterraneo, ben poco era stato fatto finora per definire i caratteri propri e distintivi della loro civiltà, i tempi e i modi della sua affermazione, le sue persistenze e sviluppi nell’immensa diaspora del piccolo popolo. Tali, in succinto, i problemi e le domande che Sabatino Moscati affronta nel presente libro. Dopo avere diretto negli anni recentissimi una serie di missioni archeologiche, egli sosta ora a raccogliere organicamente i dati delle sue e delle altrui scoperte; definisce il sorgere di quella civiltà in Oriente e ne indaga le componenti essenziali; ne esamina la diffusione in Africa e specialmente a Cartagine, mostrando la permanenza di elementi ereditari notevolissimi nella storia e nell’arte della metropoli africana; estende infine la trattazione al mondo delle colonie ponendo in evidenza gli elementi storici, religiosi, artistici per cui le colonie stesse s’inseriscono a buon diritto nel «mondo dei Fenici».
Sabatino Moscati è professore ordinario nell’Università di Roma, socio dell’ Accademia Nazionale dei Lincei e della Pontificia Accademia di Archeologia. Ha insegnato come visiting professor nella Pacific School of Religion (California) e nella University of Wales. Ha tenuto serie di lezioni e conferenze in molte Università di Europa, Asia e America. È vicepresidente onorario della Oriental Society e della Afro-Asian Society. Nel 1964 gli è stato conferito il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per le Scienze morali, storiche e filologiche. Come direttore dell’Istituto di Studi del Vicino Oriente ha organizzato, negli ultimi anni, varie missioni archeologiche italiane: in Palestina, dove è stata posta in luce la cittadella dei re di Giuda a Ramat Rahel; in Siria, dove è emersa la grande città di Tell Mardikh; in Sardegna, dove è stata scoperta la città punica di Monte Sirai; in Sicilia, dove sono affiorate le stele sacrificali del luogo sacro di Mozia; a Malta, dove si sono individuati il celebre tempio di Giunone e i resti paleocristiani a San Paolo. Tra i suoi libri e memorie, oltre il volume Antichi imperi d’Oriente (Coll. « Il Portolano» n. 8 – « Il Saggiatore » Milano la ed. 1963) vanno specialmente ricordati: L’epigrafia ebraica antica (Roma 1951); L’Oriente Antico (Milano 1952); Preistoria e storia del consonantismo ebraico antico (Roma 1954); Oriente in nuova luce (Firenze 1954); I predecessori di Israele (Roma 1956); Il profilo dell’Oriente mediterraneo (Torino 1956; traduzioni inglese, francese, tedesca); Le antiche civiltà semitiche (Bari 1958; traduzioni inglese, francese, tedesca, spagnola, svedese, polacca); The Semites in Ancient History (Cardiff 1959); Scoprendo l’antico Oriente (Bari 1962); Historical Art in the Ancient Near Bast (Roma 1963); An Introduction to the Comparative Grammar of the Semitic Languages (Wiesbaden 1964); Archeologia mediterranea (Milano 1966).