Il Mito Ariano
Storia di un’antropologia negativa
Autore/i: Poliakov Léon
Editore: Rizzoli
prima edizione, avvertenza di Norman Cohn, traduzione e presentazione a cura di Alfredo De Paz, introduzione dell’autore.
pp. 384, Milano
Questo nuovo volume fa parte della serie del Columbus Centre della Università del Sussex dedicata allo studio del genocidio e delle sue motivazioni psicologiche e sociali. Dopo Il destino degli zingari, di Kenrich e Puxon, e La libertà di uccidere, di H. V. Dicks sulle SS, esce ora Il mito ariano una ricerca culturale sulla antropologia europea e sul pregiudizi, le superstizioni e le paure che generarono il «mito ariano», mito che ingloba una razza eletta e una razza «maledetta». Infatti l’ariano e l’ebreo risultano due concetti culturali che sono le facce opposte di una medesima medaglia.
Poliakov con una rigorosa metodologia di analisi in profondità, e servendosi di strumenti di indagine ricavati dalle scienze umane (antropologia culturale, sociologia, psicanalisi) mette a fuoco il processo di formazione degli antichi miti d’origine dei principali paesi europei (Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Italia) e come questi si affermarono anche nell’ambito più propriamente scientifico ai fini dell’emergere delle ideologie razziste e nazionaliste. Questo lo porta a scandagliare i contenuti e le tematiche più profonde, psicologiche e sociali, su cui si fonda il mito delle origini ariane e, per contro, della razza semita, con i suoi macroscopici equivoci biologici, storici e filosofici. Ne emerge una fenomenologia allucinante, che percorre interi periodi della storia europea con il suo orrore e la sua barbarie, con gli eccidi, le stragi e le guerre. E ciò che più stupisce è come il tarlo di questo delirio abbia intaccato in modo più o meno sensibile gran parte del pensiero scientifico e filosofico, nonché della letteratura europea nel corso degli ultimi due secoli, giungendo al massimo dell’orrore con la seconda guerra mondiale. Il libro del Poliakov si ferma sulla soglia dell’abisso della guerra mondiale che segna il massimo sviluppo e insieme la fine del «mito ariano».
Léon Poliakov nato a Leningrado nel 1910 si trasferì a Parigi nel ’20, dove studiò alla facoltà di Legge, dedicandosi successivamente al giornalismo. È stato uno dei principali organizzatori del Centro di Storia Ebraica Contemporanea nel 1944. Da allora si è dedicato a una storia completa dell’antisemitismo, recentemente pubblicata in tre volumi. Attualmente lavora per il Centro nazionale di ricerche scientifiche francese.
Introduzione
Parte prima. Gli antichi miti d’origine
I. Spagna
Il mito gotico
II. Francia
La disputa delle due razze
III. Inghilterra
Stirpe di Sem e giogo normanno
IV. Italia
Il seme di Enea
V. Germania
La lingua e la razza
VI. Russia
Il crogiolo eurasiatico
Parte seconda. Il mito delle origini ariane
I. Preludi
I predamiti – Le grandi scoperte – Le nuove genealogie – Le utopie della ragione
II. L’antropologia dei Lumi
Gli antropologi moderati (i monogenisti) – Gli antropologi estremisti (i poligenisti)
III. Alla ricerca di un nuovo Adamo
Magie dell’India – L’atto di nascita del mito ariano – Indomania, germomania e antisemitismo – Il mito ariano a livello europeo
IV. Gobineau e i suoi contemporanei
Rivoluzione, ideologia e fisiologia – La razza, motore della storia – Metafisici e megalomani
V. L’era ariana
La tirannia dei linguisti – L’arianesimo e la guerra franco-prussiana – Il manicheismo razziale – Dai preadamiti alla psicanalisi – La sopravvivenza del più adatto – La mistica ariana
Conclusione
Argomenti: Antisemitismo, Antropologia, Potere Politico, Razzismo, Sistemi di Potere, Sociologia, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,