Il Mio Individualismo
Autore/i: Natsume Sōseki
Editore: :duepunti Edizioni
cura, postfazione e traduzione dal giapponese di Gabriele Marino.
pp. 192, Palermo
Il Giappone ha vissuto tra Ottocento e Novecento una profonda crisi di identità, trovando la forza di intraprendere un percorso di evoluzione e superamento: dalla tradizione feudale al progresso estremo. L’inizio di questo processo viene raccontato, da Sōseki attraverso le due confessioni in forma di saggio che compongono questo libro. Ne Il mio individualismo emerge, improrogabile, la questione dell’autonomia intellettuale e delle conseguenze della solitudine, in un discorso che prende le mosse dal proprio passato, dalla propria irresolutezza, per definire i passaggi fondamentali della costituzione della personalità individuale. I fondamenti filosofici della letteratura individua e soppesa il valore degli ideali nel tentativo di perseguire gli obiettivi della creazione artistica. Nell’universo di Sōseki l’arte è un vero e proprio veicolo di “contagio spirituale”, capace di superare l’isolamento del singolo e incidere sulla società.
«La libertà individuale è assolutamente necessaria per lo sviluppo della personalità di cui parlavo poco fa, e lo sviluppo della personalità a sua volta è in stretta relazione con la felicità.
Di conseguenza sarà necessario che ciascuno tenga stretta la sua libertà, e che conceda la stessa libertà agli altri – il che vuol dire che si eviterà di esercitare influenza, e si accetterà che gli altri prendano direzioni diverse dalla nostra. È questo ciò che io chiamo individualismo. E le implicazioni di questo discorso sono le stesse anche se intervengono ricchezza e potere.
Che cosa succederebbe se ne abusassimo e – lasciando da parte soprusi più gravi – per esempio dessimo una lezione a qualcuno solo perché non ci va a genio, o se facessimo passare un brutto momento a qualcun altro per antipatia?»
Sōseki Natsume (Edo 1867 – 1916), pseudonimo di Kinnosuke Natsume, è unanimemente considerato il più grande scrittore del Giappone moderno, maestro riconosciuto di Tanizaki, Kawabata e Mishima. Tra le sue opere principali, recentemente tradotte i Italia: Io sono un gatto, Il signorino, Il viandante, Erba lungo la via e Il cuore delle cose.
Argomenti: Cultura Giapponese, Giappone, Letteratura Giapponese, Orientalistica, Oriente,