Il Millennio del Filosofo: Chiliasmo e Teleologia Morale in Kant
Autore/i: Cunico Gerardo
Editore: Edizioni ETS
premessa dell’autore, in copertina Albert Dürer «Apocalypsis cum figuris 1498» Kupferstichkabinett Berlin.
pp. 232, Pisa
L’inizio di un nuovo millennio impone di ripensare la questione del senso e del futuro della vicenda storica dell’umanità. Chi forse meglio di ogni altro può aiutarci in questo compito è Kant, il filosofo par excellence del millennio trascorso, chi ha collocato la sua riflessione sulla storia (sia politica che religiosa) sotto l’insegna del «chiliasmo». Mentre per lo più la categoria di millenarismo è usata in senso spregiativo, per Kant il richiamo al regno millenario è invece un modo per prospettare un’epoca futura della storia che corrisponda alle attese di libertà, giustizia, pace, compimento morale. Per Kant la storia può essere pensata come un «tutto» solo se in essa, malgrado il «male radicale», è riconoscibile una destinazione e un progresso morale dell’umanità. Egli legge nelle tenzioni conflittuali e nei tentativi rivoluzionari del suo tempo i «segni» di un movimento che permette di anticipare una risposta alla domanda: «Che cosa ci è lecito sperare?».
La sua concezione teleologica della storia non alla pretesa di un sapere assoluto, ma assume una «fede eroica nel progresso» come impegno a cambiare le cose in meglio senza cedere alla tentazione dell’accomodamento allo status quo, dello scetticismo più o meno cinico o della disperazione.
Questo studio balla ricerca delle fonti, dei significati, delle implicazioni del «chiliasmo» kantiano sia nell’ambito cosmopolitico sia nell’ambito etico-religioso, collocandolo nell’orizzonte più ampio della questione della finalità e dello scopo finale come quadro trascendentale della «terza domanda» della ragione.
Gerardo Cunico [Genova 1949] insegna Filosofia della religione all’Università di Genova.
Tra le sue principali pubblicazioni: Essere come utopia. I fondamenti della filosofia della speranza di Ernst Bloch [1976]; Critica e ragione utopica.
A confronto con Habermas e Bloch [1988]; Messianismo dionisiaco. Percorsi «apocrifi» per una rilettura di Nietzsche, [1992]; Da Lessing a Kant. La storia in prospettiva escatologica [1992]; Messianismo, religione e ateismo; nella filosofia del Novecento. Bloch, Kracauer; Benjamin, Horkheimer, Adorno, Habermas [2001].
Ha curato l’edizione italiana di E. Bloch, Experimentum mundi [1980], e l’edizione originale tedesca di E. Bloch, Logos der Materie [2000].
Tra gli altri volumi da lui curati: Kracauer: il riscatto del materiale [1992]; Attualità e prospettive del «principio speranza» [1998].
Argomenti: Filosofia, Linguistica, Logos, Morale,