Il Merito delle Donne
Ove chiaramente si scuopre quanto siano elle degne e più perfette de gli uomini
Autore/i: Fonte Moderata
Editore: Editrice Eidos
a cura di Adriana Chemello.
pp. 198, illustazioni f.t., Venezia
la «nobiltà ed eccellenza» della donna colta viene suggellata nel ’500 dalla stampa di un libro, prodotto di un ingegno che si manifesta in una fervida attività scrittoria. Grazie ad esso, la donna entra di diritto nella «società letteraria». La «nobiltà», delle lettere diventa equiparabile alla «nobiltà» di nascita.
Modesta Dal Pozzo non sfugge al fascino di questa operazione e, uscendo dal silenzio di un esistenza appartata, preferisce celarsi dietro lo pseudonimo di Moderata Fonte.
Il dialogo composto da Moderata Fonte intorno al 1590 e intitolato Il Merito delle Donne, che qui si ripropone in edizione integrale, viene pubblicato per la prima volta in Venezia nel 1600 e finora mai più pubblicato. Diviso in due giornate, il dialogo trascrive una «domestica conversazione» tra sette donne riunite in un giardino veneziano riccamente adorno di statue e di una lussureggiante vegetazione. Per trascorrere piacevolmente le ore della calura estiva, sedute in cerchio intorno ad una bella fontana, le donne decidono di inventare un gioco. Eletta una Regina che guidi e coordini le diverse funzioni, il gioco consiste nel discorrere sulla bontà e/o malvagità degli uomini. improvvisando un Tribunale dove siano equamente distribuite le parti dell’«accusa» e della «difesa».
L’evento ludico, in sé interessante e divertente, serve a rendere più godibile e affascinante la lettura del dialogo. In questo scenario di perfetta libertà il gioco diventa l’unico momento autoriflessivo, l’insindacabile legislatore delle regole del proprio funzionamento. Come la «città libera» Venezia, anche il gioco che ivi si recita, nella sua perfetta libertà, crea un ordine.
La «libertà del vivere» transita impercettibilmente dalla «nobilissima città di Venezia» alle donne collocate in uno scenario paradisiaco e si estende per continuità ai discorsi che nella cornice del gioco finiscono per prodursi. Anch’essi quindi «finti» e «fatti per artificio» ma tali da apparire credibili.
Moderata Fonte: con questo pseudonimo firmava i suoi scritti la letterata veneziana Modesta Dal Pozzo (1555 – 1592), autrice del dialogo Il merito delle donne. Terminò l’opera il giorno prima di morire, nel 1592 a trentasette anni di età, dando alla luce il quarto figlio.
Adriana Chemello lavora presso l’Istituto di Filologia e Letteratura Italiana dell’Università di Padova. Si è occupata della letteratura femminile otto-novecentesca e della trattatistica di comportamento sulla donna nel Cinquecento italiano. pubblicando vari saggi. Ha collaborato al volume «Nel cerchio della luna» (Marsilio 1983). Ha pubblicato una monografia sull’opera di Danilo Dolci (La Parola maieutica, Firenze 1988, Vallecchi).
Argomenti: Antropologia, Donna, Femminilità, Sociologia, Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero, Storia di Donne, Universo Femminile,