Il Medioevo Fantastico
Antichità ed esotismi nell’arte gotica
Autore/i: Baltrušaitis Jurgis
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Massimo Oldoni, traduzione di F. Zuliani e F. Boboli.
pp. 352, riccamente illustrato b/n, Milano
Questo libro, comparso per la prima volta nel 1955, è diventato rapidamente un’opera di riferimento indispensabile, e ciò sia in quanto esito di una ricerca capillare, condotta per decenni da uno dei maestri viventi della storia dell’arte, sia in quanto indicazione metodologica per lavori futuri, che di fatto si sono poi moltiplicati su questa linea negli ultimi vent’anni.
Baltrušaitis, studiando il fiorire dell’arte gotica, ha osservato come vi confluissero numerosi temi iconografici dell’antichità e dell’Oriente anche estremo, rintracciabili nei contesti più diversi (su un capitello, su un manoscritto, in un particolare di un quadro). Accanto agli aspetti cristiani e umanistici dell’arte gotica, l’autore mette in luce quelle componenti che oggi chiamiamo il «macabro», il «fantastico», il «demoniaco», e che troveranno la loro espressione più matura in pittori come Bosch e Brueghel.
Seguendo Baltrušaitis, apparirà chiaro come il Medioevo gotico non si è sviluppato « soltanto verso l’ordine della vita, il realismo, l’Occidente ». Al contrario, esso ha convogliato una carica enorme di mostri e prodigi, cresciuti su quel terreno fertiliss-imo di soprannaturalità che fu proprio dell’epoca.
Jurgis Baltrušaitis, di origine lituana, vive da alcuni anni a Parigi.
Le sue opere principali sono: «Cosmographie chrêtienne dans l’art du moyen âge» (1939), «Réveils et prodiges» (1960), «La quête d’Isis» (1967).
Argomenti: Arte, Medioevo, Simbologia,