Il Meccanismo della Mente
Autore/i: de Bono Edward
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Leo Nahon e Alberta Bacci.
pp. 312, nn. ill. b/n, Milano
Che si pensi, è un dato scontato. Uno pensa come cammina o respira, si crede. Ed è questo il guaio, perché se invece pensassimo come, per esempio, si gioca a bigliardo, saremmo tutti più intelligenti. Questa è l’opinione di Edward de Bono, esperto di organizzazione di sistemi biologici, inventore del concetto di «pensiero laterale», demistificatore dell’aura mistica che circonda la creatività del pensiero.
Il «pensiero laterale», in contrasto col tradizionale pensiero verticale che entra in funzione quando uno ha accettato idee prefisse, è un movimento di fianco per generare nuove idee e sfuggire alle vecchie, è un tentativo di rendere la creatività tangibile e di scoprire nuove vie d’aver torto o ragione, vie diverse dai trucchi, schemi e abitudini usati nel pensare quotidiano.
La mente umana non è quell’astrazione filosofica o quel mistero medievale senza soluzione che abbiamo creduto fin qui, ma un sistema tutto particolare di elaborazione delle informazioni creato dal concorso delle cellule nervose del cervello. La mente cioè è qui intesa come il funzionamento prevedibile di un meccanismo complesso che è tangibile quanto un computer, ma fondamentalmente diverso. E il suo comportamento – dalle unità più semplici fino alla strutturazione di tutto il complesso del meccanismo mentale – viene spiegato senza ricorrere al gergo o alla matematica, ma attraverso analogie, con una gradualità di esposizione che rende il testo compiutamente accessibile anche a chi abbia conoscenze matematiche solo elementari e a chi non possegga una cultura specialistica in campo psicologico.
De Bono esplora fenomeni mentali come l’intuizione, l’apprendimento, l’umorismo, l’autocoscienza, e i quattro tipi di pensiero: naturale, logico, laterale e matematico. E, partendo da nozioni scientificamente accettabili, arriva a conclusioni sorprendenti: il comportamento del cervello è, sì, molto efficiente, ma questa efficienza trascina con sé difetti inevitabili: una tendenza polarizzante e separatrice della mente, una catena di miti, uno schematismo di pensiero che sfocia spesso nel preconcetto e nell’«arroganza». Per neutralizzare questi difetti l’autore propone una parola nuova, «po», con una funzione non meno essenziale del «no», l’equivalente linguistico dello zero matematico, senza valore in sé ma tale da rendere possibile, con la sua presenza, operazioni impossibili. Assumere questa parola nel linguaggio e nella cultura può voler dire imparare a pensare in modo differente, vuol dire puntellare il meccanismo ancora così fragile dell’intuizione, ristrutturare l’informazione, lasciare spazio e respiro a nuove interpretazioni, a tutto un universo in cui sono messi in crisi, a ogni livello, schemi, etichette, classificazioni rigide, idee preconcette, dogmatismi, un universo in cui, uno più uno potendo anche non fare due, si è costretti continuamente a un liberatorio servizio creativo.
Edward de Bono, nato a Malta nel 1933, si è laureato in medicina, con specializzazione in psicologia e fisiologia. Ha insegnato nelle università di Oxford, Londra, Cambridge e Harvard. Collaboratore di «Science Journal», è autore di The Use of Lateral Thinking, di The Five Day Course in Thinking e di The Mechanism of Mind (Il meccanismo della mente).
Argomenti: Cervello Umano, Fisiologia, Mente, Neurofisiologia, Pensiero, Psiche,