Il Manierismo nella Letteratura
Alchimia verbale e arte combinatoria esoterica – Contributo a una storia comparata della letteratura europea
Autore/i: Hocke Gustav René
Editore: Garzanti Editore
traduzione dal tedesco di Raffaele Zanasi.
pp. 384, Milano
Lo studio del manierismo è parte integrante del problema dell’uomo moderno. La ribellione alle forme costituite, l’espressionismo, la deformazione, il surrealismo, l’astrattismo, non sono soltanto della nostra epoca: fanno parte di una tradizione nascosta e sotterranea che risale alla cultura delle colonie greche in Asia Minore e cioè all’asianismo. Come all’asianismo si contrappone l’atticismo, così in generale alla cultura classica si contrappongono il manierismo, il barocco, il gongorismo, il concettualismo, l’esoterismo. Il manierismo, in generale, anche se si localizza in Europa tra il 1520 e il 1620, si può ritrovare «come atteggiamento espressivo» in tutte le tendenze che si contrappongono alla classicità, «siano preclassiche postclassiche o contemporanee». Da ciò le ricerche di Hocke dedicate sia al mondo antico che all’età di Shakespeare e diGòngora, sia all’Ars combinatoria di Lullo che a Mallarmé, a Joyce, a Wittgenstein. Nella dialettica tra l’irregolare e il regolare, tra il sotterraneo e lo spirito del nuovo, tra la forma e l’espressività ingegnosa e dedalea, l’uomo diventa una quantità incognita che ricerca di nuovo se stessa ed un proprio volto. Hocke esamina il fenomeno del manierismo in tutte le sue possibili manifestazioni che arrivano fino alla logica, alla musica, alla casistica. L’Europa vive un periodo alessandrino: si tratta di vedere se è possibile o no dedurre dalla tradizione dell’irregolare nuove possibilità creatrici.
Argomenti: Cultura, Cultura Europea, Età Moderna e Contemporanea, Letteratura,