Il Male – Ovvero il Dramma della Libertà
La Riflessione nella Cultura Occidentale dall’Antichità a Oggi
Autore/i: Safranski Rüdiger
Editore: Longanesi & C.
premessa dell’autore, traduzione di Cesare De Marchi, in copertina: John Martin, Il gran giorno della sua ira (1851-1853), Tate (London).
pp. 320, Milano
Il «male» è solo un nome per designare quel che ci minaccia: caos, violenza, barbarie, il vuoto fuori e dentro di noi. Personaggio chiave nel dramma della libertà umana, il male è una possibilità di tale libertà, anzi ne incarna esattamente il prezzo: non solo la società, ma ogni uomo è a rischio. Queste pagine invitano a un viaggio avventuroso nel cuore della tenebra. La riflessione attraversa i grandi miti, le religioni, l’intera storia della cultura e della politica: il peccato originale, Caino e Abele, Giobbe, Prometeo; i tentativi dell’antichità classica e del cristianesimo di dare una risposta al problema: Platone e Agostino; le strategie di arginamento, da Hobbes a Gehlen; i vani progetti tesi a migliorare l’uomo dall’Illuminismo in poi; i ripetuti tentativi di costruire la torre di Babele. Il fascino sinistro che il male ha esercitato sull’arte, nella tragedia greca, in Sade, Baudelaire e Conrad. L’esperimento nichilistico di Nietzsche; Hitler, ovvero la cupa follia del Novecento divenuta realtà. Come si vede, il male è sempre, in un modo o nell’altro, sulla cresta dell’onda. Rudiger Safranski dimostra che non c’è bisogno di scomodare il diavolo per capirlo. E dal momento che non è possibile ignorarlo, bisogna senza tregua interrogarlo, per capire chi siamo e da dove veniamo. Paradossalmente, questo libro è anche un saggio sulla fiducia nell’uomo e sulla difficoltà di continuare, nonostante tutto, a non perderla.
Rüdiger Safranski, nato nel 1945 a Rottweil, nel Württemberg, vive a Berlino. Tra le sue opere Longanesi ha pubblicato Heidegger e il tempo (1996), Nietzsche. Biografia di un pensiero (2001), Quanta globalizzazione possiamo sopportare? (2003), Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia (2004). Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Ernst Robert Curtius per la saggistica (1998) e il premio Friedrich Nietzsche del Land Sachsen-Anhalt (2000).
Argomenti: Saggi,