Il Mago e Altre Novelle Ebraiche
Autore/i: Peretz Yitzchaq Leib
Editore: Piero Gribaudi Editori
prima edizione, presentazione di Giuseppe Lares, introduzione di Elena Lowenthal, traduzione di Samuele Avisar e Raoul Elia.
pp. 168, Milano
Questo libro raccoglie alcune tra le più belle novelle della tradizione ebraica popolare, quella del mondo chassidico, quella che viene espressa da un “fuoco di gioia, non di mestizia o di rassegnazione; giacchè la gioia, interiore ed esteriore, è l’ingrediente più importante e coinvolgente per giungere e far giungere il senso divino dell’esistenza. “Inoltrandoci nella lettura dei racconti di Peretz, abbiamo la sensazione di vivere in una dimensione poco congeniale al nostro modo di essere, sentendoci coinvolti in un’atmosfera ovattata e stregata, lontanissima dal rumore assordante e dalla realtà fin troppo concreta cui siamo abituati nel nostro vivere quotidiano”. (dalla Presentazione di Giuseppe Laras, Rabbino capo della Comunità ebraica di Milano). Entriamo cosi in “un mondo popolato per lo più di quei poveri di spirito che tanto sono attesi nel regno dei cieli: il pescatore che rischia la vita pur di onorare la festa ebraica quasi dimenticata, la moglie devota e innamorata pronta a cedere la propria vita per salvare quella di un dotto e promettente marito, Berl il sarto impavido… “Queste figure, a volte dalle tinte forti e quasi sgargianti, a volte tenui ed effimere, come di passaggio fra le pagine del racconto, paiono tutte dirci una stessa cosa: e cioè che a volte, più di quanto di solito si creda, il posto migliore per cercare il cielo è qui dabbasso, in terra”.
(dall’Introduzione di Elena Loewenthal)
Yitzchag Leib Peretz (1852-1915), poeta a pensatore, è tra i fondatori della letteratura yiddish moderna.
Fin da giovanissimo amava le leggende e i racconti popolari e, dopo un periodo di dieci anni di allontanamento dalla vita ebraica, si riavvicino al suo popolo riprendendo le sue attività letterarie in ebraico e in yiddish. Il suo soggetto preferito era la psiche dell’individuo, la sua forza morale basata sulla verità mistica della vita; la forma in cui la interpretava era quella romantica. Per questo raggiunse l’apice della sua arte quando si dedico al mondo chassidico.
I suoi racconti sono dei piccoli capolavori caratterizzati dalla narrazione breve e dal sogno simbolico, pervasi da quello spirito popolare, ricco di meraviglie, di bontà, di dedizione, di fede.
Presentazione
Introduzione
- Il mago
- Abnegazione
- Miracoli sul mare
- Bonce il silenzioso
- Sette anni buoni
- Non desiderare
- Se non ancora più su
- Cabbalisti
- Tre regali
- Yochanan il consigliere
- Berl il sarto
- Le trasmigrazioni di una melodia
- Glossario dei termini ebraici