Il Loro Nome è Legione – Dodici Anni nell’Unione Sovietica tra i Delinquenti Comuni
Titolo originale: Ihr Name ist Legion
Autore/i: de Santerre Maximilien
Editore: Edizioni del Borghese
unica edizione, traduzione dal tedesco di Maria Pia Villani.
pp. 276, Milano
Questo libro è la storia di dodici anni trascorsi dall’autore, Maximilien de Santerre, nei campi di lavoro e di prigionia della Siberia, ma soprattutto la storia di milioni di esseri umani, abbrutiti, bastonati, dimenticati, sepolti, negli spaventosi luoghi di pena russi.
Dodici anni di storia contemporanea, dal 1946 al 1958, che denunciano l’illusorietà di quelle dottrine «progressiste» le quali, lungi dall’aver redento la società, bau semmai inasprito le sue piaghe ed esacerbato i suoi insanabili contrasti.
La Russia d’oggi non è quella degli sputnik o dei documentari propagandistici, è ancora quella dei «Blatnoi», feroci e sanguinari, e dei «Suki», loro spietati avversari, cui è negata ogni possibilità d’inserimento nel consorzio civile e che trascorrono la loro squallida vita nei campi di concentramento. È quella delle contadine quattordicenni, condannate a venti anni di lavori forzati per aver «spigolato» abusivamente nei campi dello Stato.
Maximilien de Santerre, «collaborazionista» della Francia di Vichy, poi istruttore nelle armate del Terzo Reich, imprigionato dai russi dopo la fine della guerra, ha vissuto a contatto con questa massa umana per ben dodici anni. Ha conosciuto e sofferto le passioni, le piccole gioie, le umiliazioni di questa «carne paziente», condannata a vivere al di fuori dei confini della civiltà. «Il loro nome è legione», dice l’autore, perché nel loro animo albergano innumerevoli demoni, ma anche perché la loro individualità è annullata, schiacciata da un «regime» che non conosce pietà.
Argomenti: Libri vari,