Il Linguaggio Dimenticato
Introduzione alla comprensione dei sogni, delle fiabe e dei miti
Autore/i: Fromm Erich
Editore: Garzanti Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Graziella Brianzoni, titolo originale: «The forgotten language».
pp. 256, Milano
«Il linguaggio simbolico e una lingua vera e propria, in effetti l’unico linguaggio universale che la specie umana abbia mai creato,» scrive Erich Fromm nella prefazione a questo libro che raccoglie i risultati di studi aggiornatissimi e rigorosi ma costituisce anche una lettura immediatamente chiara e avvincente per un pubblico non specializzato.
La prima chiave del linguaggio simbolico è, ovviamente, il sogno. Alla comprensione del linguaggio dei sogni, secondo un codice che non trascura le più antiche culture popolari (comprese le superstizioni e le cabale) ma le verifica attraverso la critica di Freud e di Jung, è dedicata la parte di maggior rilievo del volume: trattazione lineare, risolvente, ma ricca di aneddotica, al punto da costituire per il lettore più frettoloso anche una guida pratica. Dai sogni, l’autore sposta poi la sua informazione all’analisi di quelle simbolizzazioni dell’inconscio collettivo che sono i miti e le leggende, con interpretazioni esemplari e sorprendenti, tra l’altro, di Edipo, Cappuccetto Rosso e Kafka. Un’Opera, a suo modo, rivoluzionaria, nella quale l’autore propone che, fin d’ora, in ogni società civile sia previsto l’insegnamento del «linguaggio simbolico» nelle scuole, almeno alla stregua delle lingue straniere.
Erich Fromm, sociologo e psicologo tedesco, naturalizzato americano, dal 1962 insegna alla New York University. Tra le sue opere: L’arte di amare, La crisi della psicanalisi, Psicanalisi e religione, Psicanalisi della società contemporanea, Fuga dalla libertà, Dogmi, gregari e rivoluzionari, Saggi sulla religione, la psicologia e la cultura, Può l’uomo prevalere?
Argomenti: Fiabe, Mitologia, Rituali Magici, Sogni, Spiritualità,