Il Linguaggio del Cambiamento – Elementi di Comunicazione Terapeutica
Titolo originale: Die Möglichkeit des andersseins. Zur technik der therapeutischen kommunikation
Autore/i: Watzlawick Paul
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Lucio Cornalba.
pp. 176, nn. figure b/n, Milano
Questo libro focalizza l’importanza del linguaggio nella psicoterapia: non il linguaggio come semplice mezzo d’espressione, bensì il linguaggio come arte di persuasione. Esistono due realtà: quella oggettiva, esterna, e l’altra, che è il risultato delle nostre opinioni sul mondo. La loro sintesi determina convinzioni, pregiudizi, valutazioni e distorsioni, ossia, per dirla con Watzlawick, la nostra “immagine del mondo”. Gli interventi linguistici tendono a modificare questa immagine e in particolare, quando si parli di psicoterapia, “l’immagine del mondo che produce dolore”. Scopo di questo libro è illustrare la grammatica del cambiamento e le varie tecniche attraverso cui renderlo possibile: paradossi, spostamenti di sintomi, giochi verbali, prescrizioni. Tutto ciò che appare immodificabile può, secondo Watzlawick, essere cambiato se si conoscono le opportune strategie. Scritto sulla base di una fitta documentazione di casi clinici, allegorie, illustrazioni, aneddoti, citazioni di grandi filosofi, artisti, scrittori e pensatori, Il linguaggio del cambiamento è un libro non soltanto sulla terapia ma anche sulla vita. Nel corso delle sue numerose ristampe (la prima edizione è del 1980) ha consentito ai suoi molti lettori una stimolante conoscenza clinica e una feconda opportunità di comunicare con se stessi.
Paul Watzlawick lavora dal 1960 al Mental Research Institute di Palo Alto, fondato da Milton Erickson, l’inventore geniale della moderna ipnoterapia, capostipite appunto della cosiddetta Scuola di Palo Alto. Dal 1976 è inoltre docente presso il Dipartimento di Psichiatria e Scienza comportamentale della Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford. Feltrinelli ha pubblicato: Istruzioni per rendersi infelici (1984), America, istruzioni per l’uso (1985; nuova edizione rivista nell’Universale Economica 1999), Di bene in peggio (1987) e Il codino del Barone di Miinchhausen. Ovvero psicoterapia e “realtà” (1989). Ha inoltre curato, sempre per Feltrinelli, la raccolta di saggi sul costruttivismo La realtà inventata (1988).
Argomenti: Comunicazione, Guarigione, Salute, Terapia,