Il Limite dell’Utile
Autore/i: Bataille Georges
Editore: Adelphi Edizioni
a cura e con un saggio di Felice Ciro Papparo, traduzione con contributo del Ministère Français chargè de la culture – Centre national du livre.
pp. 268, Milano
Oltre che dell’eros e dell’eccesso, Georges Bataille fu anche un singolare teorico dell’economia – ed è in questo ambito delle sue speculazioni che si situano alcune delle sue scoperte più preziose. Non diversamente da Ricardo e da Marx, egli vedeva nella categoria del sovrappiù, e nel modo in cui una determinata civiltà la tratta, la chiave di volta per capire la fisionomia nascosta della civiltà stessa. Studiando le società primitive (e soprattutto quelle dove sussiste l’istituzione del potlatch, analizzata da Mauss) e confrontandole con la nostra, Bataille riconobbe in tutto il mondo moderno una sorta di fatale cecità legata al predominio indiscusso della categoria dell’utile, a cui tutto viene subordinato, oscurando così la necessità del superfluo: il che non può non avere vaste conseguenze, per lo più deleterie, su tutta l’intelaiatura della nostra vita. Scritto fra il 1939 e il 1945 e pubblicato solo dopo la morte di Bataille, Il limite dell’utile si colloca nel periodo più incandescente di quella riflessione sull’economia che sarebbe poi sfociata nella Parte maledetta – e si direbbe che il tempo abbia dato ragione a questi audaci pensieri, giacché ormai molti degli economisti canonici si sono avvicinati a tale ordine di temi, scalzando la nozione di utilità dal suo imponente piedistallo e concentrando le loro indagini sulla nozione del sovrappiù intesa, proprio come Bataille auspicava, in un più ampio senso antropologico.
«Ciò che ho detto del Messico e delle sue usanze introduce una nuova nozione: ogni uomo dovrà vedere un giorno che i comportamenti utili non hanno di per sé alcun valore, che solo i comportamenti gloriosi arrecano luce alla vita, solo essi hanno saputo valorizzarla. La borghesia dovette svilire questo valore per sviluppare i propri affari».
Attraverso tutti i suoi scritti, sia letterari che filosofici, Georges Bataille (1897-1962) ha instancabilmente indagato i temi che costituiscono il fondo di «ciò che un uomo sa del fatto di essere»: l’erotismo, la trasgressione, l’esperienza mistica, la violenza, la morte. Inedito in italiano, La limite de l’utile è compreso nel volume VII delle Œuvres Complètes, pubblicato da Gallimard nel 1976.
Argomenti: Antropologia, Comportamento, Scienze Umane,