Il Libro delle Opere Divine
Autore/i: Ildegarda di Bingen
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
terza edizione, a cura di Marta Cristiani e Michela Pereira, con un saggio introduttivo di Marta Cristiani, traduzione di Michela Pereira, in copertina: Ildegarda di Bingen allo scrittoio, Miniatura, ms 1942, f. 38r (part.) Lucca, Biblioteca Statale.
pp. CLXXII-1330, Milano
Del «Liber divinorum operum», ultima opera della trilogia profetica di Ildegarda di Bingen e sintesi definitiva del suo pensiero, si presenta qui la prima traduzione italiana. Essa è la prima traduzione integrale condotta sul testo dell’edizione critica, pubblicata nel 1996 a cura di Albert Derolez e Peter Dronke (vol. XCII del «Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis»), e riprodotto a fronte per gentile concessione dell’editore Brepols. Nel tradurre si sono tenuti presenti due aspetti: la stratificazione compositiva e il carattere profetico del Liber divinorum operum. Il ms. di Gent permette di ricostruire tutti i passaggi della composizione, dalle tavolette su cui Ildegarda scriveva, fino all’ultima revisione e alla suddivisione in capitula.
Ildegarda di Bingen, straordinaria e modernissima figura di donna, nacque non lontano da Magonza nel 1098 e negli stessi luoghi morì ottantenne in fama di santità nel 1179. Fin da piccola ebbe visioni mistiche che consistevano nel vedere con gli occhi interiori, in perfetta normalità, senza fenomeni di esaltazione corporea o psichica, scene vivacemente colorate, che la voce di Dio le spiegava.
Nel 1138 la voce le comandò di scrivere quello che vedeva e udiva. Nacquero così le sue tre grandi opere profetiche: il Liber Scivias, il Liber vitae meritorum e il Liber divinorum operum.
Viaggiò molto visitando monasteri dove era chiamata a predicare e a mettere a frutto singolari capacità di consigliera spirituale, grazie alle sue doti di comprensione psicologica.
Argomenti: Cristianesimo, Esoterismo, Medioevo, Misticismo, Profezie, Veggenza,