Il Libro dei Morti degli Antichi Egiziani
Autore/i: Anonimo
Editore: Editrice Atanòr
ricostruzione e commenti a cura di Gregorio Kolpaktchy, con una lettera prefazione di M. Etienne Drioton, versione italiana di Donato Piantanida.
pp. 340, nn. illustrazioni b/n, Roma
Fra i popoli dell’antichità, nessuno ha manifestato per il mistero della morte un interesse così appassionato e così esclusivo come il popolo egiziano. Tra le manifestazioni di questo interesse, la più nota e popolare è senza dubbio quella rappresentata dal “Libro dei Morti” composto assieme di formule magiche e religiose, iscritte su papiri, di cui esistono centinaia di esempi in tutti i musei del mondo.
Lo scopo di questo libro, diviso in circa 190 frammenti o capitoli, era quello di permettere al defunto di poter dirigere il corso della propria esistenza postuma. Nel suo viaggio verso l’Aldilà, l’antico egiziano si trovava di fronte ad una misteriosa realtà di dèi e di esseri mitologici, di mondi invisibili e di forme impensate.
Tutte cose, queste, di cui l’uomo moderno ha perduto ogni traccia: cinque millenni hanno scavato un tale abisso tra noi e i fondatori della nostra civiltà che tutte le risorse riunite della scienza e della fede non sono di troppo per penetrare nel mistero dell’anima dei tempi trascorsi.
Argomenti: Culti, Culti Funerari, Egitto, Egittologia, Misteri dell'Antichità, Morte,