Il Letto è Una Rosa
…Il letto è una rosa, un fiume, il luogo degli amori, degli abbandoni, dove si parla e ci si lascia, si ama e si odia, si tradisce, si piange, si ride, si ricorda e si dimentica..
Autore/i: Vitti Monica
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, disegni originali dell’autrice, collana: I Libri di Paolo Caruso.
pp. 122, ill. in b/n, Milano
Cose di cui Monica parla: gli spaesamenti che fanno apparire strani e paurosi anche i luoghi familiari; gli incontri e le fantasmagorie che proliferano nella zona sfrangiata tra realtà e sogno; l’insorgere improvviso della fame o di altre forme di avidità; i momenti di sconforto e derelizione; la libertà; la solitudine.
Cose di cui Monica non parla: una rassicurante monotonia; le abitudini accettate; il grigiore, Il letto è una rosa è un libro surrealista e animista; come la luce ravviva i colori, la fantasia di Monica Vitti ravviva tutto quello su cui si posa: il dubbio può trasformarsi in un giovane amante bruno e magro, la sicurezza in un signore di mezz’età in bilico sul naso, o un montgomery rosso sfilacciarsi sino a diventare un vecchio spettatore stanco e ipercritico…”Siamo in fila, in aria, e passiamo in un raggio di luce come granelli di polvere”: chia ha scritto questa frase degna di un grande scrittore? Monica Vitti. La Vitti racconta di aver cercato le parole giuste affondando i denti nella polpa profumata delle mele annurche. Cosi fanno le vere scrittrici? Anche i pensieri di Monica danzano sulla pagina come il pulviscolo in un raggio di luce, salendo, scendendo, muovendosi in questa o in quella direzione, con piccoli vortici. (Giovanni Mariotti)
Monica Vitti è una delle più famose attrici del cinema italiano. La sua caratteristica voce roca e l’innata verve l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera cinematografica, dalle sue interpretazioni drammatiche nella tetralogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso) che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la fecero considerare l’unica “mattatrice” della commedia all’italiana, tenendo ottimamente testa ai colleghi Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi.
- Smemorata
- Sogni
- Vorrei
- Segreto
- Spleen
- Ricordo e memoria
- Sensualità
- Mia madre
- Lo psicanalista
- Suicidio
- Montaggio
- Film in cantiere
- Capodanno con il morto
- Moviola
- Scappare dalla vita
- Mio padre
- Nanna
- Pazzia
- Il produttore
- Fame
- Culo
- Gisella
- Rompiballe
- La morte
- Vacillando
- Il telefono
- La mia vita
- L’attesa
- TV
- Delirio
- I maschi
- L’uomo sexy
- Coppie
- Estate, mare
- Specchio
- Parole
Argomenti: Libri vari,