Il Labirinto della Solitudine
Titolo originale: El Laberinto de la Soledad
Autore/i: Paz Octavio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Franco Mogni, traduzione Alfonzo D’Agostino, collana: Saggi di Letteratura, in copertina: Octavio Paz nel 1989.
pp. 266, Milano
Il labirinto della solitudine, nell’ambito saggistico, è certamente l’opera più nota ed emblematica di Octavio Paz. Nelle sue pagine l’autore affronta i temi che gli sono più congeniali: il se stesso e l’altro, la “messicanità” e la non “messicanità”, la razionalità e l’intuizione, l’essere uomo o donna…E sono questi (e altri) i poli dialettici fra cui Octavio Paz tesse la sua analisi-confessione in una appassionata discesa agli inferi labirintici della storia messicana, per affiorare alla superficie desolante della condizione umana contemporanea, individuale e collettiva. Un’opera policroma, che coniuga antropologia e filosofia della storia, saggio e poesia, in una scrittura affascinante, sostanziata da un grande spessore intellettuale e innervata da una strenua tensione morale. Un libro che ormai appartiene di diritto al grande saggismo letterario del nostro secolo.
Octavio Paz, poeta e saggista, è nato a Città del Messico nel 1914. Dopo aver partecipato alla guerra civile spagnola tra le file dei repubblicani, si trasferì a Parigi, dove condivise le esperienze del movimento surrealista. Entrato in diplomazia nel 1945, lavorò in Giappone, in Francia e soprattutto, come ambasciatore, in Italia. Nel 1968 si dimise per protesta contro un massacro di studenti messicani operato dalla polizia governativa. In seguito si è dedicato all’insegnamento presso università inglesi e americane. Nel 1990 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui: Luna Silvestre (1933), Raìz del hombre (1937), Piedra de sol (1957), Salamandra (1962), Ladera este (1969), Vuelta (1976). In traduzione italiana (con testo a fronte) Vento cardinale e altre poesie (Mondadori, 1984). Tra le opere di saggistica ricordiamo: El arco y la lira (1956), Puertas al campo (1966), Conjunciones y disjunciones (1969), Posdata (1970), El ogro filantrópico (1979).
Introduzione
- Il pachuco e altri eccessi
- Maschere messicane
- Ognissanti, giorno di morti
- I figli della Malinche
- Conquista e colonia
- Dall’Indipendenza alla Rivoluzione
- L’”intellighenzia” messicana
- I giorni nostri
Appendice: La dialettica della solitudine
Argomenti: Libri vari,