Il Labirinto del Mondo e il Paradiso del Cuore
Titolo originale: Labyrint světa a ráj srdce
Autore/i: Komenský Jan Amos
Editore: Silvio Berlusconi Editore
traduzione di Tomás Kubíček, l’annotazione storico-critica, l’introduzione e la cura generale sono di Marta Fattori, Sylvie Richterová ha collaborato alla revisione della traduzione del testo ceco, il ritratto di Jan Amos Komenský è di Marco Carnà.
pp. LXXIV-480, 1 disegno b/n f.t., Milano
«Ritorna, da dove sei partito,
alla casa del tuo cuore,
e chiudi la porta dietro di te.»
«Ho visto, notato e capito che niente io sono,
so fare, possiedo, e nemmeno gli altri;
noi unicamente sogniamo,
ci sforziamo di afferrare l’ombra,
ovunque la verità ci sfugge.»
(Jan Amos Komenský – Il labirinto del mondo e il paradiso del cuore)
Pubblicata in lingua ceca nel 1631, l’opera di Jan Amos Komenský o Comenius, come era noto nell’Europa dotta dell’epoca -, qui in prima traduzione italiana integrale, ha sin dalla sua apparizione occupato un posto di rilievo nel panorama letterario di tutti i tempi. Paragonata alla Divina Commedia per l’impianto narrativo e alle Confessioni di Sant’Agostino per l’ispirazione religiosa, essa narra in chiave allegorica e autobiografica le singolari vicissitudini occorse al protagonista nella sua peregrinazione attraverso il mondo. Accompagnato da due guide, passo dopo passo egli arriva a comprendere che il mondo offre solo disordine, vanità, inganno e corruzione, a cominciare dalle guide stesse, e che l’unica possibilità di salvezza è data da Dio, ritrovato alfine all’interno del proprio cuore. Viene così riproposto il tema del disprezzo del mondo, già trattato con Erasmo nella nostra collana, coniugato con la ricerca di un profondo rinnovamento interiore.
La vicenda esistenziale di Comenius, ultimo vescovo dell’Unione dei Fratelli Boemi, teologo, pedagogista e filosofo, si incrocia con la guerra dei Trent’anni: in seguito alla disfatta delle forze protestanti nella battaglia della Montagna Bianca, a Praga, l’8 novembre 1620, per Comenius si inaugura una vita di esilio e persecuzioni che lo costringe a cercare rifugio nelle principali città europee. Forse per questo avvertì il bisogno di fermare sulla carta esperienze, ideali e speranze nella forma letteraria del suo capolavoro, Il labirinto del mondo e il paradiso del cuore.
L’opera è stata tradotta da Tomáš Kubíček con la consulenza storico-critica di Sylvie Richterová e Marta Fattori, alla quale si devono anche una puntuale introduzione al pensiero e alla vita del grande autore boemo e un cospicuo apparato di note. Il testo ceco è quello dell’edizione del 1663 così come è stato stabilito dall’Accademia delle Scienze di Praga.
Il ritratto dell’autore è stato eseguito appositamente per questa edizione da Marco Carnà. Il testo è stato composto in monotype con il carattere Imprint e stampato con torchio pianocilindrico dalla Officina tipografica Olivieri su carta velata avorio delle Cartiere di Sicilia filigranata con il logo dell’editore.
Presentazione
Abbreviazioni
Nota bibliografica
Introduzione di Marta Fattori
- Il labirinto del mondo e il paradiso del
- cuore
Note di Marta Fattori
- Labyrint světa a ráj srdce
Indice dei capitoli
Argomenti: Autocoscienza, Autorealizzazione, Esistenza, Ricerca Interiore, Studio Pratica e Ricerca,