Il Grande Sole d’Oriente – La Saggezza di Shambhala
Titolo originale: Great Eastern Sun – The wisdom of shambhala
Autore/i: Trungpa Chögyam
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di Diana Judith Mukpo, introduzione di Dorje Yutri e Carolyn Rose Gimian, prologo dell’autore, traduzione di Giampaolo Fiorentini.
pp. 220, illustrazioni b/n, Roma
L’energia, la profondità, la passione, l’umanità di uno dei più travolegenti e controversi maestri spirituali dei nostri tempi, che tanto ha contribuito alla diffusione del dharma in occidente.
Il viaggio iniziato con Shambhala: la via sacra del guerriero, tocca un nuovo livello di intimità e profondità in questo libro, basato sui discorsi tenuti da Chogyam Trungpa Rinpoche negli ultimi dieci anni della sua vita. Quel primo volume era come una guida al mondo di Shambhala o una mappa della via del guerriero. Il Grande Sole d’Oriente tratta invece della trasmissione, dell’incarnazione e della manifestazione. Non riguarda l’allora, ma l’adesso. Vuole trasmettere, vuole comunicare direttamente la saggezza.
Trungpa possedeva una straordinaria e misteriosa capacita di scrutare fin dentro le più profonde paure dell’uomo occidentale e sapeva riconoscere in che misura tali paure sono intensificate dalle pressioni della società odierna. In questo libro ce ne mette in mostra moltissime: la fretta e l’alienazione; la depressione; il materialismo; l’aggressività, la collera e l’ansia; e una strisciante mancanza di autostima.
Ma Trungpa nutriva una fede incrollabile nella bontà della natura umana e nella nostra capacita di creare una società umana illuminata. Il suo più ardente messaggio ci dice che ognuno di noi è un individuo potente e autentico che può aiutare questo mondo. Trungpa evoca l’immagine di una scintilla, o di un “puntino”, di bontà che è sempre accessibile a noi, la miccia che accende in noi, nella nostra vita, la virtù del guerriero. In ogni riga, in ogni pagina di questo libro singolare, Trungpa ci incita ad abbracciare la vita del guerriero e a scoprire il Grande Sole d’Oriente, Ja scintilla di sacralità e salute presente e viva per noi in ogni Istante.
Chögyam Trungpa Rinpoche, nato in Tibet nel 1939 e morto negli Stati Uniti nel 1987, fu riconosciuto a un anno e mezzo come l’undicesima reincarnazione di Trungpa Tulku. Dopo aver completato gli studi nelle scuole Kagyii e Nyingma, divenne erede e maestro di meditazione dei lignaggi di Milarepa e Padmasambhava. Fuggito dal Tibet in seguito all’occupazione cinese del 1959, passo tre anni in India e poi si trasferì a Oxford, dove studio religioni comparate, filosofia, psicologia, arte e lingue. Stabilitosi in America nel 1970, fondo diverse comunità contemplative buddhiste che facevano capo al Vajradhatu, l’organizzazione da lui istituita negli Stati Uniti, e una comunità terapeutica, il Naropa Institute di Boulder, Colorado.
Tra i suoi libri sono già apparsi in questa collana: Al di là del materialismo spirituale, Il mito della libertà, Lineamenti dell’Abhidharma, Viaggio senza meta, Shambhala: la via sacra del guerriero e La pazza saggezza. È apparsa inoltre una sua traduzione del Libro tibetano dei morti (in collaborazione con Francesca Fremantle).
Argomenti: Filosofia Orientale, Forza Spirituale, Saggezza, Spiritualità, Tibet,