Il Giro della Prigione
“Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?” (L’Opera al nero)
Autore/i: Yourcenar Marguerite
Editore: Bompiani
nota all’edizione francese dell’autrice, traduzione di Fabrizio Ascari.
pp. 200, Milano
Marguerite Yourcenar, durante un viaggio compiuto in Inghilterra nel 1980 in compagnia di Jerry Wilson, figura che occupa un posto importantissimo negli ultimi anni della sua vita, progetta un’opera che sarà composta dai resoconti del giro del mondo che ha intenzione di portare a termine con il suo giovane amico. Il libro, che si intitolerà Il giro della prigione, con riferimento alla famosa frase di Zenone, il protagonista dell’Opera al nero (“Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?”), per i numerosi spostamenti dell’autrice, per la sua stanchezza, per la sua malattia e per quella terribile dell’amato Jerry, che ne hanno largamente ostacolato lo sviluppo, si è distaccato molto dal progetto iniziale, limitandosi infatti a una serie di note e saggi dedicati prevalentemente al Giappone, visitato alla fine del 1982.
Il volume, benché alla morte dell’autrice avvenuta nel 1987, sia rimasto incompiuto e talvolta frammentario, riveste un interesse particolare agli occhi del lettore fedele della prima scrittrice che sia stata accolta tra gli Accademici di Francia, per gli squarci biografici che appaiono in margine alle osservazioni sui paesaggi attraversati e per le pagine limpidissime che descrivono luoghi, personaggi e fenomeni culturali del mondo nipponico, cui sono dedicati ben dieci testi dei quattordici costituenti Il giro della prigione.
Viaggi nello spazio e viaggi nel tempo quelli descritti, in bilico tra il resoconto e la riflessione, da Marguerite Yourcenar, indomita “pellegrina” intellettuale che viaggia per conoscere, conoscersi, ricordare. Un viaggio da un oceano all’altro, da una cultura a un’altra, per vedere, capire, raccontare con la consueta abilità, con l’incanto di una scrittura purissima.
E anche un invito appassionato al viaggio, vitale necessità per l’uomo di sentirsi altrove, straordinario mezzo di arricchimento interiore che non si può rifiutare.
Nata a Bruxelles nel 1903 da padre francese e madre belga, Marguerite de Crayencour ha esordito nel mondo letterario nel 1921 con lo pseudonimo di Marguerite Yourcenar, quasi anagramma del suo vero nome. Pur viaggiando e soggiornando in Europa e in Oriente, ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti, nell’isola di Mount Desert, dove si è spenta il 17 dicembre 1987. Di Marguerite Yourcenar, oltre a un volume nella collezione “Classici” che include tutta l’opera narrativa, Bompiani ha pubblicato Fuochi, Con beneficio d’inventario, Mishima o La visione del vuoto, Ad occhi aperti, Tutto il teatro e I doni di Alcippe.
Attualmente è in preparazione un secondo volume nei “Classici” che completerà l’opera omnia dell’unica autrice mai eletta tra gli “Immortali” dell’Académie Française.
Argomenti: Biografie, Oriente, Storia di Donne, Storie di Vita, Viaggio,