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Il Giardino dei Devoti – Detti e Fatti del Profeta

Il Giardino dei Devoti – Detti e Fatti del Profeta

Riyāḍ aạ-Ṣāliḥīn

Autore/i: Al-Nawawī

Editore: Società Italiana Testi Islamici

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione dall’arabo a cura di Angelo Scarabel dell’Università di Roma.

pp. LXII-552, Trieste

L’Imām Muhyi al-Dīn Abū Zakariyā Yaḥyā al-Nawawī (1233-1277) nato, come indica il suo nome nella cittadina siriana di Nawā, si trasferì giovanissimo a Damasco per compiervi gli studi. Modello di comportamento ascetico, dottrinalmente intransigente, divenne famoso quale Maestro nella Scienza delle tradizioni profetiche e quale giurista di rito shafeita, per cui ricevette il titolo onorifico di Shaykh al-Islām. Tra le sue numerose opere, delle quali ricordiamo il commento alla celebre raccolta di tradizioni compilata da Muslim, assunse una rinomanza particolare il “Giardino dei Devoti”, di cui offriamo qui la prima versione integrale italiana dall’arabo a cura del Professor A. Scarabel dell’Università di Roma.

Il Giardino dei Devoti costituisce una delle più diffuse e importanti raccolte dei detti e fatti del Profeta dell’Islam. Al-Nawawī, del grande corpus delle tradizioni più autentiche ed autorevoli raccolte dai compilatori dei primi secoli, ebbe il merito di fare opera di sintesi e di porre alla portata di tutti una scelta di ḥadīth presi dalle imponenti opere dei suoi predecessori quali Bukhārī e Muslim.
Assolvendo magistralmente il suo compito, fece del “Giardino dei Devoti” un testo di successo, letto e studiato anche ai giorni nostri.

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