Il Fossile Denutrito
L’università italiana
Autore/i: Buzzati-Traverso Adriano
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 272, Milano
L’università è malata: oggi tutti condividono questa diagnosi; ma la malattia è di antica data, come dimostra questa raccolta di scritti di Adriano Buzzati-Traverso. Fin dal 1956 egli aveva attirato l’attenzione della pubblica opinione su questo problema, e aveva cercato di far intendere quanto una sana e efficiente istruzione superiore fosse essenziale per la cultura e l’economia del nostro paese.
I giovani della «contestazione globale» erano bimbi allora, né quindi maturi per accogliere un messaggio che essi oggi hanno fatto proprio. È dunque opportuno mostrare come già da molti anni le piaghe dell’università, sin da allora croniche, potessero venire facilmente individuate anche dall’interno del sistema; bastava soltanto giudicare con distacco quanto accadeva nei nostri atenei e avere la spregiudicatezza di esprimere apertamente la critica, anche a costo di inimicarsi la casta dei professori.
Con l’andare degli anni la situazione non è migliorata, anche se le disponibilità finanziarie si sono rapidamente accresciute.
Attraverso la testimonianza dell’autore è possibile seguire in queste pagine il progressivo deterioramento delle nostre strutture accademiche e scientifiche. E, nel corso degli anni, Buzzati-Traverso è andato via via proponendo soluzioni, che oggi tutti sembrano auspicare, ma che ancora sono lungi dal trovare una realizzazione.
Quando una sciagura colpisce la nazione, o il nemico è alle porte, il Capo dello Stato dichiara lo stato di emergenza e mobilita le potenzialità di tutti i cittadini per salvare il paese: soltanto misure eccezionali di questo tipo potranno sanare il marasma dell’università e della scienza in Italia. Se ciò non verrà prontamente attuato l’attuale classe dirigente porterà la responsabilità della progressiva decadenza, sul piano culturale, morale e tecnico, d’ogni aspetto della vita italiana.
Attualmente direttore del Laboratorio internazionale di genetica e biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche, in Napoli, Adriano Buzzati-Traverso ha avuto una notevole attività pubblicistica negli scorsi anni, dedicata ai problemi dell’università e della ricerca scientifica nel nostro paese, oltre che alla divulgazione biologica. Dopo aver compiuto la sua preparazione scientifica presso la Genetische Abteilung del Kaiser Wilhelm Institute a Berlino nel 1937-1939, quando aveva 25 anni, egli si è dedicato alla ricerca sperimentale nel campo della genetica in Italia, diventando professore di ruolo della materia nel 1948, presso l’università di Pavia.
Invitato nel 1951 come visiting professor per un semestre presso la università di California a Berkeley, vi ritornava due anni dopo come professor of biology nella sede di La Jolla.
Nel 1956 riprendeva le proprie attività di ricerca e insegnamento a Pavia: l’esperienza avuta nell’ambiente americano gli suggeriva l’opportunità di studiare le caratteristiche delle università italiane sotto una fresca prospettiva: cosi nasceva il primo gruppo di articoli qui riportati. Dal 1958 al 1962 gli venne affidato l’incarico della organizzazione delle attività di ricerca in biologia del Comitato nazionale per l’energia nucleare; nel 1961 gli venne conferito il titolo di dottore in medicina honoris causa dalla università di Lovanio. Nel 1962 Buzzati-Traverso ha fondato il laboratorio che ancora dirige, divenuto uno dei principali centri europei di ricerca nel campo della biologia molecolare.
Buzzati-Traverso ha pubblicato numerose memorie scientifiche nel campo della genetica e dell’azione biologica delle radiazioni, nonché alcuni volumi, fra i quali il più recente L’uomo su misura.
Dal gennaio 1968 dirige la rivista «Sapere».
Argomenti: Cultura, Educazione, Italia, Potere Politico, Sistemi di Potere, Storia Italiana,